Dibattito sull’economia di pace: da Lamezia a Roma

Scritto da  Pubblicato in Basilio Perugini

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basilio-perugini.jpgPer una volta mi discosto dalla consueta riflessione sui problemi di Lamezia per spostare l’attenzione di chi mi legge su un argomento di grande attualità ed interesse che ha un respiro più ampio e che ha trovato grande spazio su “Il Lametino”. Mi riferisco all’interessante dibattito sull’economia di pace che ha preso le mosse da un’apprezzata e motivata riflessione della Presidente dell’UCID di Lamezia, la brillante ed attivissima amica Nelida Ancora. Numerosi ed interessanti sono stati gli interventi pubblicati dal nostro foglio e con i quali illustri studiosi, economisti e teologi hanno espresso il loro pensiero sull’argomento arricchendo il dibattito con la focalizzazione di un ampio ventaglio di opinioni e con l’evidenziazione degli aspetti più disparati. Ma l’importanza dell’argomento ha determinato un naturale ampliamento della platea, incrociandosi con il tema di studio nazionale del multidistretto Lions 108 ITALY sulle nuove povertà. Il Lions Club Roma Capitolium (del quale sono socio da ben sei lustri e che ho avuto l’onore di presiedere nel 1990/91 e nel 2012/13) ha organizzato, il 28 gennaio nei saloni del Parco dei Principi, un incontro sul tema “No alla nuova povertà, si ad un nuovo modello di sviluppo. Quale contributo può offrire il lionismo?”. L’argomento, introdotto con grande chiarezza dal Presidente in carica, Ing. Gianni Muti, è stato seguito con attenzione dai numerosi presenti, che hanno apprezzato il contenuto delle relazioni dei tre illustri ospiti, il Vescovo di Lamezia Ecc. Mons. Luigi Cantafora, il Presidente della Fondazione Toniolo Mons. Adriano Vincenzi e la Dott.ssa Nelida Ancora. La dottrina sociale della Chiesa, che, oltre che per il suo valore di altissimo Magistero religioso, si impone enormemente per l’anche questo altissimo contributo culturale ed umano che esprime, ha costituito il filo conduttore delle relazioni e dell’interessante dibattito che ne è seguito con l’intervento di alcuni soci lions. Sono stati prospettati quesiti, opinioni ed aspetti particolari, che hanno riguardato le cause di questo doloroso fenomeno che investe un sempre maggior numero di persone; le forme con le quali si manifesta; le prospettive e le difficoltà nell’affrontarlo. Ma alla base di tutto c’è la perdita dei valori fondanti della società, che ha determinato prospettive assolutamente egoistiche. Si è dimenticato che al centro delle nostre azioni ci deve essere l’uomo come tale, punto focale della fraterna solidarietà senza la quale ci sarà un mondo sempre peggiore.
 

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