Calabria: Armi Siria, Scopelliti e sindaci piana Gioia Tauro incontrano Governo

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Roma - Si terrà a breve a palazzo Chigi l'incontro con il premier Enrico Letta e i ministri Lupi e Orlando per la vicenda delle armi chimiche provenienti dalla Siria che dovrebbero transitare nel porto di Gioia Tauro. Oltre agli esponenti del governo e al presidente della regione Calabria Scopelliti, partecipano all'incontro anche il sindaco di San Ferdinando Domenico Madaferri, il primo cittadino di Gioia Tauro Renato Bellofiore e rappresentanti dell'autorità portuale. 

“Ci attendiamo una risposta seria e ferma del governo. Ci attendiamo garanzie e certezze su questa operazione - commenta il presidente della Calabria Giuseppe Scopelliti - c’è una posizione molto chiara del territorio e noi siamo portavoce della preoccupazione e del disagio di quel territorio. Noi abbiamo il compito di ascoltare e poi prendere delle decisioni". Scopelliti ha poi aggiunto che questa mattina si è già sentito con Lupi il quale si è detto disponibile ad affrontare la questione della Zona economica speciale (Zes) per Gioia Tauro. Questo significa attenzione seria da parte del governo e punto qualificante per il territorio”.

Domani salpa nave Usa, attesa fra 10 giorni 

La nave Usa Cape Ray che dovrà imbarcare le armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro partirà domani dagli Stati Uniti e arriverà nel Mediterraneo tra 10 giorni. Lo apprende l' ANSA da fonti dell'Opac. Sul fronte opposto invece resta tuttavia una situazione di stallo: il cargo danese e norvegese al largo di Latakia stanno ancora attendendo che il carico di agenti chimici raggiunga il porto siriano per poterli imbarcare.

Sindaci Piana Gioia, riunione rinviata a giovedì

E' stata rinviata a giovedì 23 gennaio, e si terrà a porte chiuse, la riunione dei sindaci della Piana di Gioia Tauro, che si sarebbe dovuta svolgere domani, per decidere le iniziative da adottare alla luce dell'incontro avuto oggi a Roma con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, sul transito delle armi chimiche nel porto calabrese. A darne notizia è il sindaco di San Ferdinando, Domenico Madafferi. La riunione di domani era stata convocata per analizzare l'esito dell'incontro, a Palazzo Chigi, cui oltre al premier hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi e i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e dell'Ambiente e del Mare, Andrea Orlando. Nel corso della riunione di giovedì, secondo quanto si è appreso, potrebbe essere adottata la decisione di convocare in contemporanea tutti i Consigli comunali della Piana di Gioia Tauro per assumere una posizione comune sulla vicenda del trasbordo delle armi chimiche.

REAZIONI

Governo a autorità: "Occasione rilancio per Gioia Tauro" 

"Una occasione di rilancio economico del porto e dell'intera area". Questo potrà diventare per Gioia Tauro l'arrivo della nave Usa Cape Ray che dovrà imbarcare le armi chimiche siriane. E' quanto ha detto questa mattina il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, alle autorità locali, ricevendole a Palazzo Chigi insieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, e ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e dell'Ambiente e del Mare, Andrea Orlando. All'incontro erano presenti i sindaci di Gioia Tauro e di San Ferdinando, il presidente della Regione Calabria, il presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, i membri del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, l'amministratore delegato di Medcenter Container Terminal e il vicepresidente Terminal Marittimi del Gruppo Contship. "Il governo - si legge in una nota di Palazzo Chigi - ha assicurato ai rappresentanti delle istituzioni un coinvolgimento e una costante informazione sullo stato dell'operazione. La visibilità anche internazionale che la vicenda darà a Gioia Tauro e alla sua eccellenza logistica dovrà essere utilizzata, con il concorso delle autorità nazionali e locali, come occasione di rilancio economico del porto e dell'intera area". "A tal fine - si legge ancora - la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dei Trasporti si sono impegnati, insieme con le istituzioni locali, ad approfondire tutte le opportunità di sviluppo che l'ordinamento nazionale ed europeo consentono".

Parlamentari calabresi M5S: “Respinto ingresso parlamentari a palazzo Chigi” 

“Siamo davanti alla presidenza del Consiglio, ma non ci fanno entrare. È molto grave che dei parlamentari calabresi siano esclusi dall'incontro tra il governo e i sindaci del territorio sulla delicata vicenda del trasbordo di armi chimiche nel porto di Gioia Tauro”. Affermano i parlamentati del M5s Dalila Nesci, Federica Dieni, Nicola Morra e Paolo Parentela che hanno tentato di entrare a palazzo Chigi dopo aver incontrato la settimana scorsa i sindaci di Gioia Tauro Renato Bellofiore e di San Ferdinando Domenico Madaffari.

Scopelliti: Concluso incontro,  “Nave non arriverà prima di febbraio”

“Le operazioni di trasbordo a Gioia Tauro dei container con le armi provenienti dalla Siria, avverranno in mare, da nave a nave, in un raggio di sicurezza che non coinvolge il territorio. La nave che trasporta i container con le armi chimiche proveniente dalla Siria non arriverà a Gioia Tauro prima di febbraio ma, non abbiamo ancora certezza sulla data”. "Abbiamo avuto ampie rassicurazioni dal presidente Letta". "C'era stato fatto un quadro allarmante e, invece, ci è stato spiegato che analoghe operazioni sono già state fatto nel 2012 e nel 2013 sia a Gioia Tauro sia in altri porti italiani". "Il trasbordo sarà effettuato con operatori del porto e dovrebbe durare dalle 8 alle 14, massimo 16 ore, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi. Crediamo che questa decisione potrebbe dare serenità ai cittadini. La loro reazione, dipende da come noi esprimeremo la questione. Siamo stati molto rigidi e rigorosi nel chiedere garanzie per la sicurezza e su questo c'è stato un impegno forte da parte del governo". Scopelliti ha poi sottolineato che nel corso dell'incontro Letta ha ricordato che c'era un impegno della comunità internazionale per il disarmo in Siria e dunque "l'Italia dovrà fare la sua parte". "C'è stata una carenza di comunicazione sulla quale ha grande responsabilità il governo, - aggiunge Scopelliti al termine dell'incontro - l'arrivo della nave deve essere l'occasione per accendere i riflettori sul porto di Gioia Tauro, perché mai si è investito sullo scalo. Anche Letta si è impegnato ad aprire un tavolo per individuare una strategia di rilancio del porto. Questa deve essere un'opportunità da cogliere non in termini di compensazione". 

Santelli (Fii): “Bene M5s contro scelta governo” 

"Sono lieta che i colleghi di M5s abbiamo scelto di unirsi alla protesta contro la scelta del governo di portare le armi chimiche a Gioia Tauro. Mi auguro che a questi si uniscano però anche i colleghi calabresi che appoggiano la maggioranza di governo, sicura che una loro decisa presa di posizione avrebbe estrema importanza in questa delicata problematica fra calabresi e governo”.

P.Griffi a M5S: “Governo fornirà tutte informazioni” 

In relazione alla richiesta di alcuni parlamentari del M5S di poter partecipare alla riunione convocata questa mattina a Palazzo Chigi tra il Governo e le autorità locali calabresi su Gioia Tauro si fa presente che il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, ha contattato, nella giornata di ieri, il vicepresidente della Commissione Difesa della Camera, l'onorevole Massimo Artini (M5S) comunicando che si è trattato di un incontro tra il Governo e le autorità locali e che, per questo motivo, non poteva essere prevista la partecipazione di parlamentari, che, peraltro, non sarebbe potuta essere limitata a un solo gruppo. Il Sottosegretario, tuttavia, fermi restando i canali istituzionali di comunicazione tra Governo e Parlamento, si è dichiarato disponibile a fornire all'onorevole Artini tutte le informazioni anche a seguito della riunione.

Presid. Provincia Reggio, Giuseppe Raffa: “No a baratto medievale” 

"No al baratto tra l'uso del porto di Gioia Tauro per il trasbordo delle armi chimiche siriane e la concessione della Zona economica speciale (Zes). Lo scambio appartiene ai popoli medievali". "E noi che siamo una classe politica evoluta - prosegue Raffa - abbiamo il dovere di non tacere su una situazione di grande rischio per le nostre popolazioni e resistere così a promesse e false lusinghe. Il Governo ha deciso e la classe politica regionale ha obbedito senza battere ciglio. La riunione di questa mattina, purtroppo, ha confermato la subalternità della Calabria alle logiche partito centriche romane". "Anche la politica - sostiene ancora il presidente della Provincia di Reggio Calabria - è obbligata ad osservare l'etica della verità, altrimenti tradisce la volontà popolare. Quello stesso tradimento che viene messo in atto ogni qualvolta la leadership politica in Calabria usa un linguaggio mentre a Roma diventa subalterna di un potere centrale che, nonostante i 150 anni dall'Unità nazionale, continua a considerarci sudditi e non cittadini".

Sindaco S.Ferdinando: "Valutiamo chiusura Porto" 

"Abbiamo preso contatti con un esperto di diritto navale per capire se possiamo chiudere il porto. Se lo potremo fare, lo faremo nella legalità". Lo ha detto il sindaco di San Ferdinando, Domenico Madafferi, in relazione al trasbordo di armi chimiche previsto nel porto calabrese. "E' una decisione quella del Governo - ha aggiunto Madafferi - che subiamo ma che non accettiamo. Certo avremo un gran da fare perché le nostre popolazioni sono contrarie e noi abbiamo il dovere di tutelarle".

 

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