Calabria: Assessore regionale all’Ambiente annuncia riapertura discarica Pianopoli

discarica_pianopoli_aggiornata.jpg

Catanzaro - "Domani riapre la discarica di Pianopoli e questo dovrebbe consentire di allentare le condizioni di asfissia che stanno interessando da ormai 15 giorni la Calabria". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente della Regione Calabria, Franco Pugliano, incontrando a Catanzaro i sindaci della provincia per discutere dell'emergenza rifiuti creatasi a causa della temporanea chiusura della discarica di Pianopoli per le conseguenze del maltempo. "La norma che abbiamo approvato ieri in Consiglio per l'utilizzo anche di discariche private per il conferimento - ha aggiunto Pugliano - potrà ulteriormente aiutare a rimettere in ordine le cose. Nella situazione contingente si opererà per risolvere l'emergenza, agendo per andare oltre la condizione che vede la presenza di una sola discarica, quella di Pianopoli, costretta a reggere il peso dei conferimenti dell'intera regione. Questa norma, che ha avuto ieri il via libera dal Consiglio regionale, ci consente di trattare 500 tonnellate di rifiuti prodotti nella regione e di valutare le altre strade al vaglio come l'utilizzo degli impianti privati di Celico e Scala Coeli". "Ci sono delle resistenze - ha detto ancora Pugliano - per quanto riguarda la possibilità di utilizzare queste due opportunità, ma tengo a ricordare che per ciò che concerne Celico avevamo disposto che in quell'impianto andassero a conferire solo i comuni di quell'area. E sicuramente Celico non si può sostituire a Pianopoli".

"L'area nord della Calabria produce 750 tonnellate di rifiuti al giorno e noi, nell'impianto di Celico, avremmo mandato, per un periodo di dieci giorni, solo 300 tonnellate al giorno, in pratica solo i rifiuti prodotti da quell'area". Lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Francesco Pugliano, intervenendo all'autoconvocazione dei sindaci del catanzarese alle prese con l'emergenza rifiuti. "Ritengo che in in una fase così delicata e così drammatica - ha aggiunto Pugliano - bisognava aprirsi e dare disponibilità ai rifiuti prodotti in casa propria non quelli prodotti altrove. Ciò per evitare che si apra, oltre alla difficoltà di un sistema impiantistico incompleto, anche un conflitto territoriale come quello che mi pare rischia di delinearsi". In relazione alla norma approvata ieri dal Consiglio regionale che consente l'uso degli impianti privati già autorizzati nella fase commissariale, Pugliano ha detto che "utilizzare in questa condizione asmatica una bombola di ossigeno data non dalle discariche, perché la confusione in queste ore è altissima e l'allarme è generalizzato, ma dagli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti va tenuta in considerazione nel contesto di un riequilibrio più generale del sistema. La nuova filosofia che deve governare le attività in questo settore deve giocoforza puntare a fare convivere pubblico e privato".

REAZIONI

M5S: "Soluzioni di Pugliano non risolvono emergenza"

 ''Le soluzioni di Pugliano non risolvono l'emergenza rifiuti e continuano ad aiutare gli amici degli amici''. È quanto affermano i parlamentari del M5s Paolo Parentela, Nicola Morra, Federica Dieni e Dalila Nesci circa la decisione del consiglio regionale sul conferimento in discariche private dei rifiuti. ''La delibera approvata dal consiglio regionale - aggiungono - propone ulteriori soluzioni tampone, che servono soltanto a gestire l'emergenza nel brevissimo periodo e che avranno il solo risultato di protrarre la fase emergenziale. Non c'è programmazione. Se venti anni fa ci fosse stata una politica razionale, oggi avremmo una Calabria con una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti. Non bisogna perdere altro tempo per iniziare a programmare la strategia "Rifiuti Zero", già dalla fase di gestione dell'emergenza, che altrimenti non finirà mai. I Calabresi percepiscono il problema solo quando vedono i rifiuti per strada. Proprio in questa fase deve essere accompagnato un atteggiamento responsabile che porti alla raccolta differenziata spinta sin da subito, in modo che il prima possibile i rifiuti non siano visti più come un problema ma come una risorsa''. ''La politica - concludono i parlamentari - negli ultimi venti anni, ha creato l'emergenza rifiuti dopo aver sprecato oltre un miliardo di euro di soldi pubblici, perchè incompetente o al fine di favorire i soliti mercanti di rifiuti, come evidenzia la commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Calabria''.

© RIPRODUZIONE RISERVATA