Calabria: M5S presenta esposto contro mancato scioglimento Consiglio Regione Calabria

Logo-Movimento-5-stelle.jpgCatanzaro - “In merito alle dimissioni di Scopelliti, delle quali il presidente Talarico strumentalmente non vuole prendere atto, con il fine di continuare a presiedere indebitamente un Consiglio regionale morto, constatiamo che nonostante l'atto di diffida, a firma dell'avv. Francesco Pitaro, notificato nell'interesse degli attivisti del Mu - Non solo Catanzaro, il presidente Talarico non ha anticipato la convocazione del Consiglio regionale che, pertanto, continua a essere fissato tardivamente per la data del 3 giugno". Lo affermano, in una nota, il senatore Francesco Molinari e il deputato Sebastiano Barbanti, di M5S. "Tuttavia, il Consiglio regionale, ai sensi del regolamento - proseguono Molinari e Barbanti - avrebbe dovuto essere convocato, per essere congedato, entro dieci giorni dalle dimissioni di Scopelliti, e il termine risulta essere abbondantemente scaduto.

La conseguenza è che Talarico continua a fare indebitamente il presidente di un Consiglio inesistente e che i consiglieri regionali continuano, nonostante le dimissioni di Scopelliti, a sedere su poltrone che comportano indennità e privilegi. Di tutto ciò non se ne può più e le leggi che vi sono devono essere applicate e non, come sta accadendo, eluse per proteggere interessi personali e individuali. Tutto ciò, oltre che consentire a soggetti, di fatto cessati dalla carica, di stare ancora nelle stanze dei bottoni, impedisce al popolo calabrese, che non ne può più di illegalità, di andare al voto e di scegliersi i propri nuovi rappresentanti".

"Affinché venga fatta luce su ogni aspetto della vicenda e su eventuali abusi ed omissioni, attraverso cui si mantengono in vita 50 consiglieri regionali - proseguono Molinari e Barbanti - gli esponenti del Mu - Non solo Catanzaro si recheranno giovedì 22 maggio presso gli uffici della Procura della Repubblica per depositare un esposto e chiedere l'avvio di un procedimento penale e l'adozione di misure, anche cautelari e urgenti, nei confronti di coloro che, violando la legge, stanno ostacolando il normale scioglimento del Consiglio regionale e stanno impedendo ai calabresi di andare al voto".

 

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