Calabria: Mario Oliverio proclamato presidente, esclusa Wanda Ferro

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Catanzaro - Mario Oliverio del centrosinistra è stato proclamato presidente della Regione Calabria. La proclamazione è stata fatta dall'Ufficio centrale circoscrizionale della Corte d'appello di Catanzaro. Esclusa dal nuovo Consiglio regionale la candidata presidente giunta seconda, Wanda Ferro, sostenuta da Forza Italia e Fratelli d'Italia. La comunicazione ufficiale della proclamazione è stata fatta dal Collegio presieduto da Fabrizio Cosentino e composto da Giancarlo Bravin e Antonio Saraco.

"Abbiamo terminato le operazioni elettorali - ha detto al termine il presidente Cosentino - e proclamato eletto il presidente Mario Oliverio. Non procediamo a proclamare, come eletto nel Consiglio regionale - ha aggiunto - il miglior perdente, colui cioè che ha raggiunto la cifra elettorale maggiore subito dopo il presidente Oliverio". Alle operazioni di attribuzione dei seggi, che si è svolta a porte chiuse, hanno partecipato alcuni rappresentanti delle liste regionali in lizza nelle elezioni del 23 novembre scorso.

Corte Appello assegna seggi Consiglio

L'Ufficio centrale circoscrizionale della Corte di Appello di Catanzaro ha attribuito i 16 seggi del nuovo Consiglio regionale che vanno ad aggiungersi ai 14 assegnati con quoziente pieno nelle tre circoscrizioni elettorali della Calabria. Si tratta di 10 assegnati in base ai resti ed altri sei grazie al premio di maggioranza.

I dieci seggi con i resti sono così distribuiti: un seggio alla Casa della Libertà (circoscrizione Nord), un seggio a Fi (Centro), due seggi al Pd (Centro e Nord), un seggio a Calabria in Rete (Centro), un seggio a Oliverio Presidente (Sud), un seggio a La Sinistra (Sud), un seggio ai Democratici Progressisti (Sud), due seggi a Ncd (Sud e Nord). I sei seggi attribuiti grazie al premio di maggioranza che, in forza del risultato ottenuto dal presidente eletto Mario Oliverio, sono stati suddivisi tra maggioranza e opposizione. In particolare tre seggi sono andati alla coalizione vincente così distribuiti: uno al Pd (circoscrizione Sud), uno a Oliverio presidente (Nord) e uno ai Democratici Progressisti (Centro); i rimanenti sono stati assegnati alla minoranza uno a Fi (Nord), uno alla Casa delle libertà (Centro) e uno a Ncd (Centro). La proclamazione dei nuovi consiglieri regionali verrà effettuata adesso nei tribunali dei capoluoghi delle tre circoscrizioni.

Oliverio dopo proclamazione: "Ora risposte immediate su precariato e mobilità in deroga"

"Dopo gli incontri dei giorni scorsi a Roma con la Presidenza del Consiglio, ed in particolare con i sottosegretari Delrio e Lotti al Ministero del Lavoro, per affrontare la grave situazione che vede coinvolti oltre 26 mila lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga che aspettano da mesi il pagamento delle mensilità relative al 2013, il presidente della Regione Mario Oliverio ha avuto oggi un colloquio telefonico con il Ministro del Lavoro Poletti". A riferirlo è una nota dell'ufficio presidenza del neo governatore calabrese. "Nel corso dello stesso colloquio, Oliverio - prosegue il comunicato - ha chiesto a Poletti un intervento diretto ad accreditare i 40 milioni di euro sbloccati nell'incontro da parte del Governo, di concerto con la Regione, da destinare al pagamento di alcune mensilità relative al 2013 prima della fine dell'anno in corso. Ciò al fine di consentire all'Inps di procedere alle operazioni di pagamento in tempi brevi. In questi giorni si è concluso anche l'iter procedurale per lo stanziamento di ulteriori 40 milioni di euro, provenienti dai fondi Pac, da destinare all'erogazione di ulteriori mensilità dell'annualità 2013. Anche per l'utilizzazione immediata di questi fondi il presidente Oliverio e' intervenuto direttamente, sollecitando il previsto parere della Commissione Europea, preliminare all'immediato trasferimento anche di queste risorse all'Inps".

"La condizione grave delle migliaia di lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga che dal 2013 non percepiscono le spettanze dovute - afferma il presidente Oliverio - non può continuare a protrarsi oltre. Migliaia di lavoratori con le loro famiglie devono avere una risposta immediata e non possono essere lasciati in una condizione di sofferenza. In questi giorni pur in presenza della mancata proclamazione del risultato elettorale del 23 novembre, in silenzio e senza clamore abbiamo avvertito la responsabilità di assumere ugualmente iniziative nei confronti del Governo per incominciare a trovare le soluzioni a questo problema e per operare interventi concreti in direzione del pagamento del dovuto alle migliaia di lavoratori interessati. Ho avuto da parte del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Delrio, del sottosegretario Luca Lotti ed oggi del ministro Poletti, assicurazione circa il trasferimento dei 40 milioni di euro stabiliti in sede di accordo giovedì scorso. Lavoreremo altresì affinché anche la quota di 40 milioni di euro destinata al pagamento di ulteriori mensilità relative sempre all'annualità 2013 possa essere già disponibile nei prossimi giorni per consentire il trasferimento nelle tasche dei lavoratori che ne hanno maturato il diritto. A tal proposito, devo ringraziare la fattiva collaborazione dell'on. Gianni Pittella che con il suo autorevole intervento ha contribuito ad accelerare il parere positivo della competente Direzione generale della Commissione Europea". "Nei prossimi giorni - prosegue Oliverio - terremo un ulteriore incontro con il sottosegretario Delrio ed il ministro Poletti per affrontare le problematiche relative ai lavoratori precari Lsu-Lpu ed alle spettanze del 2014 dei lavoratori in mobilità in deroga al fine di chiudere definitivamente e positivamente questa problematica che assume una grande valenza sociale per la nostra regione, afflitta da una dimensione intollerabile del fenomeno della disoccupazione". Su queste problematiche, nelle prossime ore, il presidente Oliverio convocherà un primo incontro con le organizzazioni sindacali e le forze sociali.


Wanda Ferro: Su mancato ingresso in consiglio ricorrerà a Tar

Nel segno della più assoluta moderazione le dichiarazioni di Wanda Ferro che oggi ha conseguito un non certo invidiabile record, quello di essere il primo candidato presidente, in Calabria come nel resto d'Italia, ad arrivare secondo e non veder riconosciuto il seggio in Consiglio regionale come indicato espressamente dalla legge costituzionale 1/99, richiamata peraltro dallo Statuto regionale. "Pur trattandosi - afferma Wanda Ferro - di una decisione importante, per la verità insolitamente già da troppe parti 'annunciata', e pur accogliendola serenamente non posso nascondere le mie perplessità per quanto stabilito dall'Ufficio centrale regionale, che ha comportato la mia esclusione in direzione contraria alla legge costituzionale che vede nel candidato alla presidenza arrivato secondo il leader in consiglio regionale a tutela delle minoranze. Porremo comunque le nostre motivazioni alla base del ricorso di fronte al Tribunale amministrativo, che già nel 2010 si era espresso con chiarezza a favore di Loiero confermandolo consigliere regionale, per fare valere non solo le mie ragioni di candidato escluso per una insolita interpretazione contraria alla norma, ma soprattutto per affermare il principio democratico di imprescindibilità della rappresentanza del candidato della coalizione sconfitta, a cui il consenso di centinaia di migliaia di cittadini attribuisce di fatto la responsabilità di guidare l'opposizione".

"Nello staff di Wanda Ferro - è scritto nella nota - la notizia è stata interpretata nelle più diverse sfumature: a partire dal fatto che nonostante tutte le argomentazioni prodotte, redatte da un pool di legali di valore, e pur davanti a precise richieste ci sia stata l'assoluta mancanza di motivazione della decisione da parte del collegio, mentre sarebbe stato utile far comprendere a tutto il corpo elettorale le ragioni per le quali non sia stata applicata la legge costituzionale e lo stesso Statuto regionale". "Le richieste di motivazione - prosegue la nota - e di applicazione della norma sono dunque rimaste domande senza risposta, non certo un contradditorio: eppure da più parti era stato detto, in questi giorni, che la legge elettorale deve essere applicata e non interpretata. Si è anche accennato a come sulla questione sia intervenuta la Regione Emilia, oppure alle determinazioni del Piemonte che in presenza dell'identica situazione calabrese ha applicato senza indugi la norma costituzionale. In molti poi esternano perplessità sul fatto che il verbale dell'Ufficio centrale regionale fosse stato già predisposto da diverse settimane (pare dal Dipartimento Avvocatura Regionale non prevedendo, al contrario degli anni passati, l'elezione del miglior secondo) prima ancora che lo stesso collegio di giudici si esprimesse. Pare inoltre che gli stessi uffici della Regione, rispondendo tempo addietro ad un quesito tecnico del Ministero dell'Interno, avessero detto che il candidato arrivato secondo non sarebbe entrato in Consiglio. Una presa di posizione quanto meno non neutrale ed inusuale, ma a che titolo? E perché? E soprattutto, perché non espressa e motivata chiaramente sul sito della Regione dedicato alle elezioni?" "Interrogativi - conclude - ai quali sarebbe il caso di dare una risposta, non certo a Wanda Ferro, ma a tutti gli elettori calabresi, che oggi pretendono chiarezza quantomeno dal Dipartimento Avvocatura Regionale: insomma qualcuno vuole spiegare perché Wanda Ferro non siederà in Consiglio?".

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