Calabria: Scopelliti e Stasi incontrano Orlando su aree inquinate nel crotonese

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Catanzaro - Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e la vicepresidente Antonella Stasi hanno incontrato a Roma il Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando per discutere delle azioni per la bonifica delle aree inquinate del crotonese. Nel corso della riunione sono emerse alcune novità positive che consentono di poter riattivare le procedure sul Sin di Crotone e velocizzare le procedure di bonifica. Il Ministro dell'Ambiente Orlando ha manifestato la disponibilità a diventare capofila di un percorso che aiuti ad accelerare i processi di bonifica e ripristino del territorio insieme agli enti Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone, per stimolare una celere progettazione rispetto a nuove soluzioni da individuare, e diventare mediatore per chiudere la trattativa con Eni. La condivisione che i progetti di bonifica presentati da Eni/Syndial relativi alla due discariche, che riguardano in particolare la sola messa in sicurezza, senza asportazione del materiale ivi depositato, non sono idonei e pertanto conformemente a quanto già rilasciato dagli enti locali, il Ministero dell'Ambiente, nella Conferenza decisoria, che si terrà lunedì 17 febbraio, darà parere negativo. La presa di coscienza che la Città di Crotone ha un peso di non poco conto come presenza di inquinanti, pertanto l'obiettivo deve essere quello di bonificare per sottrazione evitando di attivare nuove discariche che potrebbero anche attirare deposito di materiali provenienti da fuori territorio. Nei prossimi giorni sarà attivato un tavolo al fine di individuare soluzioni tecniche fattibili e velocemente realizzabili, e subito dopo si aprirà il confronto con Eni/Syndial.

Tra le diverse soluzioni la Regione ha chiesto di verificare l'ipotesi di portare i rifiuti in uno Stato estero, e provvedere alla spedizione del materiale altamente tossico a mezzo nave, e dunque senza ipotesi di attraversamento della città. Il Ministro ha inoltre rassicurato i rappresentanti istituzionali che i 56 milioni che Eni dovrà versare al Ministero dell'ambiente saranno tutti destinati a Crotone e non dovranno essere confusi con i fondi che Eni/Syndial deve mettere a disposizione per al bonifica delle aree ex industriali. La Vicepresidente Stasi ha ringraziato il Ministro per la disponibilità e l'attenzione che ha voluto dedicare alla Città di Crotone, precisando: "quello che è stato scritto sulla stampa nei giorni scorsi non era una mera polemica, ma l'esternazione della preoccupazione che pervade in questi mesi ogni cittadino crotonese, e in quanto istituzioni abbiamo il dovere di rappresentanti. Il Ministro Orlando ha compreso e soprattutto mi sento di dire, che ha rassicurato l'intera Città che il Ministero dell'Ambiente, da lui rappresentato, saprà tutelare i cittadini di Crotone". Il Presidente Scopelliti ha ricordato che la Regione seguirà direttamente le varie fasi per trovare al più presto una soluzione: "L'incontro con il Ministro Orlando è stato molto positivo, c'è la nostra ferma volontà e disponibilità affinché le procedure di bonifica e risanamento delle aree inquinate ripartano al più presto, producendo azioni successive per lo sviluppo del territorio crotonese. Se necessario interverremo anche con risorse regionali". "Nei prossimi giorni - ha concluso Scopelliti - sarà attivato un tavolo tecnico al fine di individuare soluzioni tecniche fattibili e velocemente realizzabili e subito dopo si aprirà il confronto con Eni/Syndial".

REAZIONI

Sindaco Crotone su bonifica avuto giusta attenzione

"Velocizzare le procedure di bonifica e soprattutto una bonifica vera. E' questo che abbiamo chiesto al ministro Orlando ed è l'impegno che ci è stato assicurato dal responsabile del ministero dell'Ambiente". Lo ha detto il sindaco di Crotone, Giuseppe Vallone, dopo l'incontro che si è tenuto a Roma presso la sede del Ministero dell'Ambiente. "Ho rappresentato al ministro - ha aggiunto - quello che vivono quotidianamente i miei concittadini e soprattutto quello che auspicano e chi si riassume nelle parole tranquillità, sicurezza e sviluppo. Sono concetti concatenati tra loro che solo una bonifica vera può assicurare. A Roma siamo andati con idee chiare sul percorso della bonifica per la quale è indispensabile che il Governo Nazionale attraverso il ministero dell'Ambiente assuma le funzioni di capofila delle parti istituzionali interessate. A tal fine ho richiesto specificamente al ministro Orlando ottenendone positiva risposta che nei prossimi giorni si tenga una riunione di servizio tra i tecnici del ministero ed i tecnici degli enti istituzionali coinvolti al fine di condividere una proposta univoca di bonifica che il Ministero dell'Ambiente possa successivamente sottoporre e "pretendere" che Syndial lo renda esecutivo attraverso un crono programma che detti tempi certi e modalità che garantiscano una bonifica totale". "L'altro aspetto che consideriamo positivo - ha proseguito Vallone - è che si è messa fine alla querelle sui 56 milioni di euro del danno ambientale. E' stato chiarito che sono fondi che spettano alla città che non potranno essere dirottati altrove e che saranno destinati al ripristino ambientale con azioni di sviluppo finalizzate all'occupazione. Abbiamo chiarito che sono soldi che spettano alla città per il danno ambientale subito".

Bianchi (Ncd): "Positiva sinergia per bonifica Crotone"

"Gli impegni assunti e le rassicurazioni istituzionali sulla bonifica e messa in sicurezza del sito contaminato di Crotone sono un'ottima notizia. Insieme al ministro Orlando e ai rappresentanti delle Istituzioni locali abbiamo definito alcuni passaggi fondamentali per accelerare i processi di ripristino del territorio inquinato". E' quanto dichiara il vicecapogruppo del Ncd alla Camera, Dorina Bianchi. "La decisione di istituire un tavolo per trovare soluzioni tecniche fattibili e rapidamente realizzabili - prosegue Bianchi - e la garanzia del ministro sui fondi a disposizione per la bonifica rappresentano un viatico fondamentale per arrivare a una soluzione concreta ed efficiente. Questi interventi, uniti alle misure che abbiamo approvato in Parlamento col decreto Destinazione Italia, sul vincolo dei 56milioni di euro da destinare esclusivamente al sito di Crotone e sul riconoscimento del principio 'chi inquina deve pagare', dimostrano che attraverso una proficua sinergia istituzionale la citta' di Crotone potra' sanare quanto prima questa grave ferita per il proprio territorio".

Pacenza: “Bene posizione Orlando su bonifica Crotone”

"È un fatto davvero importante che il ministro all'Ambiente abbia dimostrato disponibilità verso la riattivazione dei processi di bonifica sull'area Sin di Crotone, ma adesso gli Enti coinvolti propongano soluzioni condivise al tavolo tecnico che precederà la Conferenza dei servizi decisoria in programma per il 17 febbraio prossimo". E' quanto afferma il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Salvatore Pacenza. ”Se è vero, come annunciato - prosegue Pacenza - che verrà bocciato il progetto per le discariche a mare presentato da Syndial nel 2009 durante l'ultima Conferenza decisoria, allora occorrerà essere pronti a imbastire una linea comune di interventi sostitutivi che non trovi disaccordo tra gli attori istituzionali locali chiamati a interloquire col ministro Orlando. Il vento è adesso favorevole per la bonifica del sito industriale di Crotone". "Su queste risorse - afferma ancora Pacenza - tranquillizza il fatto che il principio comunitario del 'chi inquina paga' verrà rispettato appieno anche con le disposizioni contenute nell'ultimo decreto 'Destinazione Italia' e che, quindi, esse non verranno confuse con i fondi che Eni-Syndial dovrà mettere a disposizione per la bonifica delle aree ex industriali di Crotone". "Via le primogeniture progettuali e le appartenenze politiche, dunque - conclude - in vista delle nuove trattative in programma con l'Eni perché, da questa battaglia, ad uscirne vittoriosa dovrà essere la sola cittadinanza di Crotone che è purtroppo interessata da strani picchi d'aumento di alcune patologie cancerogene per le quali non è stato ancora possibile stabilire un nesso diretto con la compromessa situazione ambientale”.

 

 

 

 

 

 

 

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