Chiara Macrì (Pd): Decreto Salva-Roma o Decreto Ammazza Lamezia?

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Lamezia Terme – Pubblichiamo la nota di Chiara Macrì, membro della direzione regionale del Partito Democratico, sugli scenari che si aprono dopo l’approvazione del decreto Salva-Roma e le perplessità che ne derivano sulla situazione di possibile dissesto per Lamezia.

“Leggo con interesse la nota dell’avvocato Ettore Jorio a p. 33 del Sole 24 ore del 10 marzo 2014 titolata Salva-enti selettivo a rischio contenziosi dove lo stesso mette in evidenza come non tutti i comuni possano accedere alle procedure del decreto 16/2014 noto come “Salva Roma”. Cito testualmente: «una novità importante riguarda i Comuni sottoposti alla procedura di dissesto guidato, i cui sindaci sono sanzionabili (art. 6, comma 2 del Dlgs 149/2011) con l’incandidabilità decennale. Questi potranno – a regime – ricorrere alla procedura di riequilibrio e, dunque, proporre entro i successivi 60 giorni il relativo piano di rientro pluriennale, fino a quando non sarà decorso il termine (di 20 giorni) assegnato dal prefetto per l’adozione della deliberazione di dissesto prevista dall’Articolo 246 del Tuel».  La domanda, anzi le domande, sorgono spontanee: mi chiedo se l’Avvocato Jorio consideri il Comune di Lamezia Terme tra gli esclusi con la conseguenza di  non poter accedere ai benefici del citato decreto Salva-Roma. 

Mi chiedo, quindi, come mai le ultime notizie apparse sulla stampa locale (1° marzo), ricche di particolari giuridici con citazioni del decreto ed in particolare il passaggio relativo ai comuni superiori ai 20.000 abitanti (art. 3 comma 4 che recita «Nei comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, nel caso in cui il riequilibrio del bilancio  sia  significativamente condizionato dall’esito delle misure di riduzione dei costi dei servizi, nonché dalla razionalizzazione di  tutti  gli  organismi  e società partecipati, laddove presenti i cui costi  incidono  sul bilancio dell’ente, l’ente può raggiungere l’equilibrio, in deroga, alle norme vigenti, entro l’esercizio  in  cui  si  completa   la riorganizzazione dei servizi comunali e la razionalizzazione di tutti gli organismi partecipati, e comunque entro tre anni, compreso quello in cui è stato  deliberato  il  dissesto») omettono le indicazioni formulate al comma 3 come invece puntualmente l’avv. Jorio indica sul Sole 24 ore? Mi chiedo venendo meno le condizioni del comma 3 decade anche il comma 4?

Come mai l’avvocato Ettore Jorio che segue da vicino le vicende di Lamezia Terme e ha ricevuto incarico formale e retribuito per questa spinosa vicenda, non abbia sentito l’esigenza dal 1° marzo di informare prima di tutto il sindaco e l’amministrazione (se l’abbia fatto non è dato sapersi) e poi i cittadini su come stanno realmente le cose? Cosa dobbiamo aspettarci il 9 aprile? Qual è la reale situazione in cui versa il Comune di Lamezia Terme, soprattutto alla luce dell’ultima sentenza emanata dal Tar Calabria che ha annullato la delibera del Consiglio comunale del 2/12/2013 nella quale era stato approvato l’aumento al massimo delle tariffe dell’Imu? Ricordiamo, inoltre che il 20 marzo prossimo è stata fissata anche l’udienza al Tar per il ricorso del Ministero dell’Economia e delle Finanze che dovrà pronunciarsi pure sull’aumento dell’Irpef considerato dal Ministero stesso approvato fuori termine dal Consiglio comunale, così come l’Imu il cui aumento tra l’altro, era stato già  dichiarato illegittimo dalla Corte dei Conti della Calabria nella delibera 4/2014 in cui i magistrati contabili avevano chiesto l’avvio delle procedure per il dissesto.

Apparirebbe scontato, dunque, che anche l’aumento Irpef dovrebbe essere dichiarato illegittimo visto che il Tar ha accolto il ricorso medesimo sull’Imu. E questo potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle decisione della Corte dei Conti di Roma dal momento che l’aumento Imu e Irpef erano fra i motivi fondanti del piano di riequilibrio finanziario del Comune già bocciato dalla Corte dei Conti regionale. Il dissesto, che noi tutti scongiuriamo, non è un problema esclusivo dell’Amministrazione. Riguarda la vita di ciascuno di noi.  I lametini attendono risposte”.

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