Cisl: “Basta tentennamenti, stabilizzare ex Lsu-Lpu”

cisl-bandiera-logo.jpg

Catanzaro - "E adesso si proceda con la prosecuzione dei contratti di lavoro dei dipendenti provenienti dall'ex bacino Lsu/Lpu, assunti a tempo determinato in Regione ,Enti strumentali della Regione e tutti i Comuni: basta con gli indugi ed i tentennamenti".

E' quanto affermano, in una nota congiunta, il segretario generale Cisl Fp Luciano Giordano e il segretario generale Usr Cisl Calabria Paolo Tramonti.

"Mancano ormai solo due giorni - proseguono Giordano e Tramonti - allo scadere dei contratti di lavoro di oltre 4.600 lavoratori che da più di 12 anni prestano la loro attività lavorativa negli enti locali calabresi e ancora si arzigogola sull'interpretazione delle inequivocabili possibilità offerte dall'intero impianto normativo vigente di prorogare i contratti di lavoro dei precari, già Lsu/Lpu e di avviare le procedure di stabilizzazione in quegli Enti che si trovano nelle condizioni delineate dal D. Lgs. n. 75/2017, attuativo della Legge Madia, dalla Circolare interpretativa n. 3/17 del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione e, prima ancora, dalla legge n. 147/2013. Stabilizzazioni che potranno essere realizzate nel triennio 2018-2020 mettendo a frutto tutte le novità legislative introdotte in materia ma che, al contrario, sembrano frenare il vertice politico e amministrativo di alcune Amministrazioni che continuano ad 'azzeccagarbugliare' sulla portata normativa di alcune disposizioni legislative piuttosto che impegnarsi fin da subito per garantire la prosecuzione del rapporto di lavoro a quelle professionalità che da tempo contribuiscono ad assicurare alle Comunità locali l'erogazione di servizi fondamentali ed il funzionamento della macchina amministrativa".

"Non sono state sufficienti - sostengono ancora Giordano e Tramonti - le disposizioni contenute nella legge di bilancio 2018 ed i relativi stanziamenti, ne quelli previsti nel Bilancio di previsione finanziario della Regione per gli anni 2018 -2020 e nella Legge di stabilità regionale 2018, per convincere che il rapporto di lavoro dei precari della Pubblica amministrazione calabrese, in scadenza al 31 dicembre 2017, può (dal punto di vista normativo) e deve (dal punto di vista sociale) essere prorogato fino al 31 dicembre 2018. Sono state necessarie due ulteriori circolari esplicative del Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regione Calabria per scandire, ulteriormente, la proroga dei termini fino a tutto il 2018. Ed ancora si riscontra qualche sacca di resistenza. Riteniamo incomprensibile tale atteggiamento ed esortiamo, come già fatto in più occasioni, i sindaci, l'Anci Calabria, il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, i vertici degli Enti strumentali della Regione ad unirsi, semmai, in un'azione sinergica e costruttiva, assieme alla Parti sociali, finalizzata ad ottenere dal Governo nazionale la storicizzazione delle risorse necessarie alla stabilizzazione di questi lavoratori, che hanno diritto di vedersi riconosciuto un percorso professionale caratterizzato da tanto impegno ma anche da tante incertezze e mortificazioni. La Cisl è pronta al confronto per offrire il proprio contributo nella direzione di portare finalmente a termine un percorso virtuoso per i lavoratori e per la stessa Regione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA