Consiglio regionale approva odg su Megalotto Ss 106

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Reggio Calabria - La vicenda del terzo megalotto della strada statale 106 Sibari-Roseto Capo Spulico (Cosenza) ha occupato la prima parte dei lavori dell’odierno Consiglio regionale. Nei giorni scorsi una nota del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha comunicato che tra le opere inserite nel decreto legge cosiddetto “Sblocca cantieri”, è previsto anche che sarà affidata ad un commissario ad acta la responsabilità della realizzazione dei lavori relativi alla seconda tratta del terzo megalotto della Statale 106, Sibari-Roseto Capo Spulico”. A sollevare, oggi, in Consiglio regionale l’attenzione sul megalotto Sibari-Roseto Capo Spulico della statale 106 è stato un ordine del giorno, presentato dal capogruppo della Casa delle libertà Gianluca Gallo e sottoscritto dagli altri capigruppo di maggioranza e opposizione, inserito in apertura di seduta. “Dai resoconti parlamentari e dalle cronache giornalistiche – ha esordito Gallo -  emerge l’ipotesi di un rinvio quasi ‘sine die’ della realizzazione dell’opera e c’è il rischio di un dirottamento dei fondi per altre opere in altre realtà del paese. Addirittura, il ministro del Movimento 5 Stelle Toninelli ha annunciato che il megalotto 106 sarà una delle opere commissariate per essere velocizzata, inoltre alcune associazioni paventano un dietrofront del governo sull’infrastruttura per assecondare la volontà di parlamentare dei 5 Stelle di non portare a termine l’opera. Con l’ordine del giorno – ha aggiunto il capogruppo della Cdl -  intendiamo sollecitare la Giunta a chiedere chiarezza al governo nazionale e apra una vertenza per un tavolo nel quale il ministero delle Infrastrutture dia certezze assolute su tempi di conclusione del megalotto Sibari-Roseto Capo Spulico della statale 106. Non si può più giocare a nascondino, gli impegni presi vanno rispettati: il megalotto va realizzato in tempi certi. Chiediamo poi ai parlamentari della maggioranza di governo, segnatamente del M5S, la conferma degli impegni verso i calabresi”.

Fausto Orsomarso, capogruppo del Misto, ha ulteriormente attaccato i parlamentari del Movimento 5 Stelle: “Stiamo parlando di un’infrastruttura da 1,4 miliardi, che mentitori seriali evidentemente vogliono affossare, mi riferisco – ha spiegato Orsomarso - agli esponenti del M5S che ogni giorno danno lezioni ma si rivelano inutili”. Secondo il capogruppo di “Oliverio presidente”, Orlandino Greco, “dobbiamo ampliare lo sguardo, perché al governo non ci sono solo i 5 Stelle ma anche la Lega, ma dobbiamo ricordare anche i limiti mostrati in passato dal Pd. Oggi dev’esserci un’imponente ribellione politica e un riscatto anche su altri temi come la Zes. Il vero tema – ha sostenuto Greco - è un’azione generale nei confronti di un governo nazionale trazione leghista ”. Domenico Bevacqua, del Pd, ha espresso “preoccupazione perché dopo due anni di approvazione da parte del Cipe il megalotto della statale 106 è ancora al palo, si conferma una grave disattenzione del governo nazionale rispetto alla Calabria. Condivido il ragionamento dei miei colleghi, ma no si deve fare di tutta l’erba un fascio: il vero pericolo non sono i 5 Stelle, che a mio avviso sono inconsistenti, ma è la Lega, che non ha un progetto per la Calabria e il Mezzogiorno. E condivido – ha rilevato Bevacqua - la presa di posizione del governatore Oliverio”.  Secondo il capogruppo dei “Democratici Progressisti”, Giuseppe Giudiceandrea, “per assecondare l’interesse di qualche ‘prenditore’ si sta bloccando un’opera fondamentale per un territorio importante come la Calabria e per la sicurezza viaria, considerando le tante vittime che sulla statale 106 si verificano quasi quotidianamente, e per le sue ricadute economiche e occupazioni. Cos’è che motiva il no del Movimento 5 Stelle?”

A concludere gli interventi è stato il presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha definito “opportuna la presentazione dell’ordine del giorno” e si è detto “esterrefatto per un’iniziativa che va in direzione opposta agli interessi della Calabria. Alla Camera un esponente del governo nazionale, in risposta a un’interrogazione, ha detto che sul megalito della statale 106 è necessario ancora valutare la sostenibilità finanziaria, sottintendendo – ha sostenuto ancora Oliverio -  che l’opera possa essere all’anno zero. Sono state parole in libera uscita, indicative delle condizioni in cui si trova il paese”. Oliverio ha poi aggiunto: “Sul megalotto della statale 106 Sibari-Roseto Capo Spulico abbiamo posto fine a una telenovela dopo tantissimi anni e tantissimi ostacoli. A Toninelli ho scritto per convocare al più presto un tavolo tecnico per monitorare subito l’opera e non per chiedere una risposta all’attuale confusione, perché – ha rimarcato il presidente della Regione - ci sono già atti univoci per realizzare l’opera, c’è già il finanziamento, le procedure sono già avanzate e i lavori potrebbero partire già a settembre. E oggetto di riflessione dev’essere anche il comportamento di chi rappresenta la Calabria in Parlamento: quando si ignora il merito delle questioni e si parla a vanvera si fanno solo danni. Abbiamo scritto a Toninelli perché abbiamo preso atto – ha concluso Oliverio - che il ministro Toninelli sia corso ai ripari dopo la confusione alimentata dai parlamentari della sua parte politica, confermando che non è in discussione nulla di quanto si sta agitando. E l’iniziativa dell’odierno Consiglio regionale rafforza la nostra posizione”. L’ordine del giorno sul megalotto della strada statale 106 è stato infine approvato all’unanimità dei presenti in Consiglio regionale.

“L'ordine del giorno sulla Statale 106 presentato da tutti i capigruppo in Consiglio regionale e approvato all'unanimità, questo pomeriggio, è un segnale politico-istituzionale di grande forza, che testimonia l'attenzione dell'aula su una delle questioni più importanti per il futuro della Calabria, quella delle infrastrutture”. Lo afferma il presidente dell'Assemblea legislativa, Nicola Irto, a margine della seduta delle assise di Palazzo Campanella in cui è stato dato il via libera al documento che ha come primo firmatario il consigliere Gallo. “I ritardi nella realizzazione del Megalotto 3 della Statale Jonica sono coincisi con l'avvio della nuova legislatura nazionale e sono stati seguiti, recentemente, dalla proposta di un commissariamento dell'opera, foriera di un'ulteriore perdita di tempo, avanzata dal ministro Toninelli. Temiamo che tutto ciò – prosegue Irto – sia la dimostrazione di un disimpegno del Governo nazionale rispetto allo sviluppo infrastrutturale della Calabria e, in particolare, dell'intera fascia jonica”. 

“Questo preoccupante passo indietro conferma infatti come la nostra regione non rappresenti una priorità né in termini di investimenti, né sul versante della riduzione del gap di sviluppo rispetto alle altre regioni del Paese. Per questo, condivido – aggiunge il presidente del Consiglio regionale – la richiesta avanzata da tutti i gruppi consiliari, che impegna la Giunta a promuovere con urgenza un tavolo di confronto con il governo, per acquisire certezze in ordine ai tempi e alle modalità di realizzazione del terzo Megalotto. Lo Stato, soprattutto in questo momento storico nel quale si palesano i rischi connessi all'allarmante progetto del regionalismo differenziato, ha il dovere di essere vicino alle regioni del Sud e alle aree, come quella interessata all'ammodernamento della Statale 106, fortemente esposte al rischio dell'isolamento e della marginalità. Il Consiglio regionale - conclude Nicola Irto – ha fornito oggi una prova di autorevole capacità di confronto democratico e di coesione nell'interesse dei cittadini calabresi”.

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