Consiglio Regionale approva quattro proposte di legge

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Reggio Calabria - Il Consiglio regionale, nel corso della seduta odierna, ha approvato la proposta di legge che introduce "Modifiche alla denominazione e alle competenze della Commissione regionale contro la 'ndrangheta". Il Presidente della stessa Commissione, Arturo Bova, (Democratici Progressisti) ha spiegato che, oltre all'aspetto puramente formale, la modifica andrà ad incidere sulla finalità della Commissione che potrebbe intervenire anche sui fenomeni di corruttela e, dunque, occuparsi dei fenomeni di criminalità organizzata a 360 gradi. Con il voto contrario dei consiglieri Fausto Orsomarso (misto) e Domenico Tallini (Fi) e l'astensione di Carlo Guccione (Pd), è stata approvata poi la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale recante "Interventi regionali per il sistema del cinema e dell'audiovisivo in Calabria". Approvata, anche, con emendamenti ed il parere favorevole della Giunta regionale, la proposta di legge, d'iniziativa della Giunta, sull' "Autorecupero del patrimonio immobiliare pubblico".

"Una legge che in linea ad analoghe esperienze sperimentali già attuate in altre Regioni italiane - ha spiegato il relatore, Domenico Bevacqua - offre una soluzione a un duplice problema che interessa la Calabria: da una parte l'enorme patrimonio immobiliare, in particolare pubblico, abbandonato e in condizioni di degrado e, dall'altra, le difficoltà che vivono molte famiglie e individui per l'accesso ad un alloggio dignitoso. La nuova legge si pone come uno strumento utile per intervenire sul problema dell'emergenza abitativa, in presenza di una forte crisi economica e di esigue risorse pubbliche: gli edifici pubblici abbandonati potranno essere assegnati a individui e famiglie che rientrano nei criteri stabiliti per l'edilizia sociale, riuniti in cooperative o associazioni. Gli assegnatari contribuiranno direttamente al recupero del bene e questo loro contributo verrà scomputato dal canone di locazione".

"Dall'attuazione della legge - ha aggiunto Bevacqua - deriveranno due importanti vantaggi: da un lato, l'ente pubblico vedrà utilizzato un bene altrimenti abbandonato e potrà recuperarlo con il contributo di risorse private; dall'altro, il bene verrà affidato a soggetti che ne hanno effettivamente bisogno e che, avendo contribuito al recupero con risorse proprie, saranno responsabilizzati nei confronti del bene interessato". Per la necessità di ulteriori approfondimenti, su richiesta del consigliere Michelangelo Mirabello, il Consiglio regionale ha rinviato la trattazione della proposta di legge relativa alle provvidenze in favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro. Rinviati anche, come stabilito in sede di Conferenza dei Capigruppo, i punti riguardanti le leggi di modifica, dell'articolo 17, comma 2 della legge regionale 23 luglio 2003, n. 11, e della legge regionale n. 4/2019. L'Aula ha quindi licenziato, con l'autorizzazione al coordinamento formale, il "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118". Rinviata, a seguito di una verifica sull'estensione territoriale, la proposta di provvedimento amministrativo per lo svolgimento del referendum consultivo obbligatorio per le 'Modifiche dei confini territoriali dei comuni di San Pietro Apostolo e Gimigliano, in provincia di Catanzaro'. A

pprovato inoltre il Provvedimento amministrativo di "Proposta di legge al Parlamento recante: 'Elenco delle imprese denuncianti fenomeni estorsivi e criminali. Affidamento diretto di lavori pubblici fino a 150.000 euro. Modifiche al decreto legislativo 50/2016 (Codice dei contratti pubblici)", firmata dal consigliere Arturo Bova (Democratici Progressisti). "Una proposta - ha spiegato Bova - finalizzata a stimolare le Camere ad intervenire sulle procedure di affidamento diretto degli appalti pubblici alle imprese vittime della criminalità organizzata. La norma, inserita nella cosiddetta 'legge antindrangheta' della regione Calabria, è stata espunta, su richiesta del Governo, in quanto di competenza esclusiva dello Stato". 

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