Corte Costituzionale: inammissibile ricorso Dc su elezioni Calabria

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Catanzaro - La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Dc contro la legittimita' delle ultime elezioni regionali svoltesi in Calabria e conclusesi con la vittoria del candidato Mario Oliverio (Pd) nella corsa verso la presidenza. Secondo quanto si apprende, la Consulta ha ritenuto non ammissibili le argomentazioni deii rappresentanti della Dc non essendo le liste del partito presenti alla consultazione elettorale. Il ricorso si basava sulla presunta illegittimita' della legge elettorale in quanto varata dal Consiglio regionale calabrese nella fase di prorogatio conseguente alle dimissioni del governatore Giuseppe Scopelliti. La Corte ha invece discusso un altro ricorso, presentato dalla candidata del centro-destra alla carica di presidente, Wanda Ferro, esclusa dalla nuova assemblea regionale nonostante fosse risultata miglior perdente. La decisione della Consulta, in questo caso, sara' resa nota tra un mese.

Reazioni

Naccarato: "Cala sipario su vicenda elezioni" 

"Pochi minuti fa malgrado gufi, rosiconi e vampiri, per decisione della Corte Costituzionale cala il sipario su tutte le voci di scioglimento del Consiglio regionale della Calabria" . Lo afferma, in una nota, il senatore Paolo Naccarato che aggiunge: "La richiesta della DC, con apposita ordinanza, e' stata ritenuta tecnicamente "inammissibile" come avevo ripetutamente sostenuto e come avrebbe appreso chiunque si fosse soffermato a leggere le carte. Resta da approfondire - dice - il comportamento di chi ha alimentato per mesi tale illusoria aspettativa e soprattutto per quali "nobili" motivi lo ha fatto. Per quel che capisco, nella peggiore delle ipotesi, la sentenza della Corte Costituzionale che sara' resa nota piu' o meno fra 40 giorni, potra' dichiarare una "incostituzionalita' limitata" della legge elettorale approvata in regime di prorogatio del Consiglio regionale, limitatamente all'attribuzione del seggio al candidato presidente miglior perdente. Termina cosi' - conclude - la macabra danza sul futuro del Consiglio Regionale ed ancor piu' su quello di Mario Oliverio al quale rivolgo il piu' risoluto incitamento ad andare avanti senza avere riguardi per nessuno, per conseguire un piu' deciso riscatto e rilancio della nostra regione".

Magorno: "Avanti uniti con Oliverio"

"La Consulta respinge il ricorso presentato contro la Regione. Ora avanti,uniti con Oliverio per il rilancio della Calabria". Così, su Twitter, il Segretario del Pd Calabria, Ernesto Magorno, commenta la decisione della Consulta di respingere il ricorso contro la Regione.

Parlamentari 5 stelle: "Il Pd non canti vittoria"

"Forse il Pd e tutti gli altri alleati del governatore Oliverio farebbero bene a ripassare un po' di diritto costituzionale, almeno eviterebbero figuracce colossali che hanno anche l'effetto di disinformare l'opinione pubblica calabrese". E' quanto dichiarano i parlamentari del M5S Federica Dieni, Dalila Nesci, Paolo Parentela e Nicola Morra in merito all'udienza pubblica della Corte costituzionale relativa ai ricorsi contro la legge elettorale calabrese presentati dalla Democrazia cristiana e dall'ex candidata presidente Wanda Ferro. La Consulta – continuano gli esponenti 5 stelle –, al di là di quanto vogliono far credere i corifei di regime, per il momento ha semplicemente dichiarato inammissibile l'istanza presentata dalla Dc. Per il resto, continuerà l'esame di quella proposta dal Tar, che ha investito del caso la Corte costituzionale dopo il ricorso avanzato da Wanda Ferro, esclusa dal consiglio regionale nonostante sia stata la candidata presidente più votata dopo Oliverio». 

I parlamentari del M5S aggiungono: «È del tutto evidente che la Consulta, dopo aver vagliato il ricorso del Tar, potrebbe anche decidere di annullare la legge elettorale calabrese – approvata quando il Consiglio si trovava in regime di prorogatio – e dichiararla incostituzionale, con tutti gli effetti che ne seguirebbero». Male fanno, dunque – sottolineano Dieni, Nesci, Parentela e Morra –, tutti coloro che si ostinano a praticare una narrazione che non ha alcuna aderenza con la realtà e che non trova nessuna giustificazione dal punto di vista giuridico». Quanto a noi – concludono i parlamentari –, non possiamo che augurarci la fine anticipata di una legislatura fallimentare, che in soli due anni ha fatto sprofondare ancora di più una regione già martoriata come la Calabria». 

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