Decreto camera di commercio, Tallini: "Calcolato ritardo di 70 giorni, Catanzaro mortificata da Oliverio"

mimmo-tallini.jpgCatanzaro - "Potrebbe esserci una manomissione di atti, se non addirittura un calcolato ritardo di 70 giorni nell'emissione di un decreto, dietro la brutta storia della Camera di Commercio che sta vedendo, ancora una volta, il Capoluogo mortificato e martoriato dal peggiore presidente della storia che la Regione abbia mai avuto. Giulio Andreotti sosteneva che a pensare male si fa peccato, però spesso s'indovina. Non a caso, questa brutta storia nasce con l'anomala estromissione di Paolo Abramo, unico presidente uscente d'Italia a non essere confermato nel commissariamento. Ricordiamo a tutti che a Paolo Abramo, Oliverio preferì un professionista cosentino a lui molto vicino".

Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini. Sarebbe intanto interessante sapere dal presidente Oliverio - aggiunge Tallini - come mai il decreto DPGR n.87 del 7 settembre scorso con cui veniva convocato per il successivo 17 settembre l'insediamento della nuova Camera di Commercio di Catanzaro ha impiegato ben 70 giorni prima di essere notificato agli interessati. Forse perché il 18 settembre sarebbe entrata in vigore la nuova legge di riforma delle Camere di Commercio e in tal modo si sarebbe impedita la legittima e democratica costituzione del Consiglio camerale di Catanzaro? A rendere ancora più serio il nostro dubbio è intervenuto un secondo decreto, quello del 16 novembre, vale a dire solo 24 ore prima del legittimo insediamento della Camera, con cui la data della convocazione viene spostata al 28 novembre. Data in cui il commissario Sganga, professionista cosentino come già detto vicino alle posizioni del presidente Oliverio, si presenta all'insediamento del consiglio camerale per 'notificare' la presunta illegittimità della seduta poiché questa si sarebbe tenuta dopo l'entrata in vigore della riforma in data 18 settembre. Cosa dire? C'è da restare sbigottiti.

La Regione impiega 70 giorni per notificare il decreto di convocazione della nuova Camera di Commercio di Catanzaro, probabilmente, ma questo dovranno stabilirlo gli organi preposti, allo scopo di fare saltare l'insediamento del 17 settembre e consentire la proroga del commissario amico di Oliverio. Se ciò dovesse essere confermato da eventuali indagini, saremmo di fronte ad un inaccettabile e illegale blitz degli uomini di Oliverio per impedire la nomina di un presidente catanzarese. Se Oliverio è estraneo a questa manovra, promuova subito un'inchiesta interna per stabilire chi e perché ha tenuto nascosto nei cassetti il decreto che avrebbe consentito l'elezione del nuovo presidente il 17 settembre".

"Intanto, noi chiediamo al presidente Daniele Rossi - conclude il consigliere regionale - di andare avanti in questa battaglia di dignità poiché ha e avrà al suo fianco tutte le forze sane della nostra città e della nostra provincia, stanche di essere mortificate da quel gruppo di potere che si annida nel palazzo della cittadella regionale. E comunque, a prescindere da quello che farà il presidente Oliverio, il sottoscritto inoltrerà un'interrogazione urgente finalizzata a conoscere le ragioni per cui un decreto così importante, anche per le forze economiche della Calabria, sia pervenuto con 70 giorni di ritardo"

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