Lamezia Terme - Punta su una compagine fortemente radicata sul territorio il direttivo di Forza Italia, secondo quanto dichiarato da Iole Santelli e Roberto Occhiuto nell’incontro di presentazione delle liste che a livello regionale vedono candidati volti provenienti dal mondo della politica, delle professioni, dell’imprenditoria ma soprattutto provenienti dagli stessi contesti locali per i quali concorrono. “Abbiamo voluto per la Calabria solo candidati calabresi - sottolinea infatti la Santelli - perché crediamo sia un grande vantaggio, per una prospettiva di lavoro di squadra e una Calabria diversa. Sono spesso professionisti che hanno svolto in Calabria la loro professione, o anche su scala nazionale ma sempre ricordandosi della Calabria”.
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E’ il caso di Valeria Fedele, avvocato lametino 41enne, candidata nel listino plurinominale del Senato per la provincia di Catanzaro e già candidata nel 2004 al consiglio comunale a Lamezia Terme, successivamente vice sindaco a Maida e attualmente consigliere nello stesso comune. Diversi candidati hanno esperienze in parlamento o a livello regionale, come Tallini e Mangialavori, pure concordi nel mettere al centro i bisogni dei Calabresi. Molti altri si sono impegnati nell’imprenditoria, come Torromino, o presso gli enti locali, come Giannetta e appunto la Fedele. I temi politici da declinare sul piano regionale sono naturalmente quelli del lavoro – favorendo l’imprenditoria attraverso sgravi fiscali, incentivando la filiera agroalimentare, promovendo l’abolizione della legge Fornero – ma anche quelli della sanità, del turismo, delle politiche giovanili. Si vuole portare avanti il percorso di un partito che viene da “un quinquennio difficile” e che ha vissuto, sempre citando la Santelli, “vittorie esaltanti e sconfitte brucianti”, ma che sembrerebbe al momento avere intenzione di far parlare ancora di sé. “Il programma di Forza Italia ha un capitolo importante rispetto alla Calabria. Chiediamo che lo Stato sia più incisivo e più presente al Sud – dice Occhiuto - che ci sia una perequazione infrastrutturale rispetto al nord, che i posti letto negli ospedali e la disponibilità nelle mense siano declinati in base alle reali necessità territoriali. Chi vuole stare dalla nostra parte deve dirlo da subito, perché eviteremo che nelle liste regionali del centro destra possa esserci chi fino all’ultimo ha appoggiato il centro sinistra”.
Giulia De Sensi
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