Emergenza rifiuti: Da Consiglio Regione via libera a discariche private

contrada-donna-mazza-spazzatura-feb-2014-bis.jpg

Reggio Calabria - Il Consiglio regionale, al termine di un lungo dibattito sul come affrontare l'emergenza rifiuti, ha approvato a maggioranza, con la formula del coordinamento formale, il testo di legge di iniziativa della Giunta regionale che prevede nuovi interventi per la soluzione dell'emergenza rifiuti. In particolare, è stato dato via libera ad un emendamento integrativo alla legge regionale 12 aprile 2013, n.18 inerente la "Cessazione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti. Disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi", che prevede, in questa fase, l'utilizzo anche di discariche private per il conferimento, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti che si sono accumulati in questo periodo a causa della temporanea chiusura della discarica di Pianopoli. Sul punto, dopo la relazione dell'assessore all'ambiente Francesco Pugliano, si è svolto un articolato dibattito cui hanno partecipato i consiglieri di quasi tutti i gruppi consiliari. Respinto in sede di votazione un emendamento migliorativo proposto dal capogruppo Pd Sandro Principe, sul quale l'assessore ha espresso la propria contrarietà, come rappresentante della Giunta, in quanto, ha precisato Pugliano "rispettoso delle conclusioni assunte dalla quarta Commissione ambiente che ha avuto modo - ha concluso - di approfondire e discutere l’argomento".

Dibattito e chiusura lavori

La nuova norma introdotta nel piano regionale dei rifiuti è stata al centro degli interventi di numerosi consiglieri regionali. Sandro Principe, capogruppo Pd, ha definito "insoddisfacenti" le spiegazioni dell'assessore Pugliano e definito "parziale e poco veritiera la cronistoria dell'emergenza così come rappresentata dall'assessore". Principe si è soffermato sulla situazione della provincia di Cosenza, "dove sono maggiori, a carico dei cittadini - ha detto - gli oneri economici in materia di rifiuti" ed ha ricordato la realizzazione di un inceneritore di prima generazione "che anziché essere ammodernato e reso compatibile con le nuove normative ambientali, per scelta della Giunta Nisticò, venne definitivamente chiuso dalla Regione e successivamente, dinanzi alla alla disponibilità delle popolazioni di San Lorenzo del Vallo di creare sul territorio un termovalorizzatore, si decise di raddoppiare Gioia Tauro, ad oggi ancora in fase di realizzazione. "Non condivido affatto le dichiarazioni dell'assessore sui tempi necessari per l'impiantistica - ha detto Principe - perchè avrei preferito ascoltare l'annuncio di programma di facile attuazione, con tempi definiti di realizzazione degli interventi". Principe ha espresso poi "notevoli perplessità per un provvedimento di modifica che incarna quasi una sostituzione di poteri, ritenendo che per ottenere gli effetti previsti nella proposta sia sufficiente una ordinanza di protezione civile". Agazio Loiero, di Autonomia e Diritti, ha espresso "forte preoccupazione per la situazione attuale ed emergenziale della Regione". Nel riconoscere le "difficoltà connesse al settore", Loiero ha offerto la disponibilità del suo gruppo a contribuire alla risoluzione definitiva della problematica ed ha concluso ricordando che "senza la discarica di Pianopoli, voluta dalla Giunta di centrosinistra, con l'assunzione di responsabilità del prefetto Sottile, l'emergenza si sarebbe palesata molto prima ed in maniera dirompente". Emilio De Masi, nel riconoscere il "faticoso impegno e la dedizione" con la quale l'assessore Pugliano "in piena solitudine della Giunta", sta affrontando la questione rifiuti, ha rivolto l'invito "a creare le condizioni per un clima costruttivo sull'argomento e per la sua soluzione". Fausto Orsomarso (Ncd) ha spiegato che l'emendamento alla legge serve per il superamento dell'emergenza e non modifica un Piano che è ormai in atto". "Scontiamo un deficit di programmazione" ha affermato Domenico Talarico, che ha definito l'emendamento della Giunta "sul quale ha espresso forti dubbi di legittimità l'ufficio legislativo del Consiglio regionale, l'autodenuncia di una programmazione sbagliata". Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra) si è soffermato "sui casi di protesta popolare in atto a Bisignano, Rossano, Borgia, Casignana e Celico, che rappresentano - ha detto - l'onda di un rifiuto generalizzato contro le scelte fatte dal governo regionale sullo smaltimento dei rifiuti. Un malcontento - ha aggiunto - alimentato anche dalle preoccupazioni per la salute pubblica". Pietro Crinò (Scopelliti Presidente), nell'evidenziare "la situazione di disastro ereditata dal'assessorato, in cui si è gestito male e speso tanti soldi", ha parlato di "cattiva dislocazione degli impianti sul territorio regionale e di via vai di camion carichi di rifiuti e materiale di scarto che sono costretti a girovagare sulle strade della regione". "La straordinaria gravità della situazione" è stata sottolineata da Demetrio Naccari Carlizzi (Pd), che ha ricordato che il "passaggio di testimone" dal Commissariamento alla gesione ordinaria è avvenuto già da qualche mese. Rifiutiamo questo gioco delle responsabilità - ha aggiunto - anche se non intendiamo scaricare sulla gestione Pugliano le scelte di altri. Ma c'è da chiedersi quali sono i costi di questa gestione. Parlo - ha aggiunto - dei costi sociali, sanitari ed economici di un settore molto penetrato e infiltrato dalla criminalità organizzata". Naccari, nel definire "estemporanea" la proposta della Giunta, ha infine ricordato che "Pianopoli ha consentito alla Regione di andare avanti per tre anni" ed ha chiesto a Pugliano ed alla maggioranza "se occorresse attendere la fine del Commissariamento per dotarsi di una legislatura adeguata". Di "cambio di passo, attraverso un impegno chiaro e preciso" ha parlato Mario Magno (Fi), che ha auspicato un "percorso completamente diverso rispetto al passato affinché nei mesi che mancano da qui alla fine della legislatura la Regione riesca a riorganizzare il sistema di smaltimento dei rifiuti". Giuseppe Giordano ha definito "paradossale lo pseudo dibattito maturato in concomitanza con l'ennesimo provvedimento tampone che si cerca di inserire in una situazione così grave. Una norma che dimostra l'incapacità della Giunta a risolvere il problema", mentre Carlo Guccione (Pd) si è chiesto se si sarebbe potuta evitare questa situazione, "magari attraverso una concertazione con l'allora Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti", prima che la competenza tornasse alla Regione". In chiusura, la replica dell'assessore Pugliano, che ha parlato, in particolare, di "disinformazioni ed inesattezze emerse nel dibattito". Il Consiglio si è concluso con l'approvazione della "Ratifica dell'accordo con la Regione Campania per la disciplina delle modalità di organizzazione e funzionamento dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno", i cui contenuti sono stati illustrati dal consigliere Giampaolo Chiappetta (Ncd); di una mozione del consigliere Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) "sulle emergenze dei lungomari nei centri dell'area grecanica nonché in quelli della media e alta Locride, con particolare riferimento a Siderno e Roccella" e della mozione di Nino De Gaetano "in ordine alle procedure di ampliamento della discarica di Petrosi di Casignana".

© RIPRODUZIONE RISERVATA