Fondi Covid, Bruni: “250 milioni di euro per la Sanità rimasti nei cassetti, vergognoso"

cittadella-regionale-ingresso-ok-01252017-185731_b4801_57ca3.jpg

Catanzaro - Amalia Bruni torna su un tema a lei caro, quello della sanità e, dichiara: “La gestione della pandemia ci ha confermato la grande incompetenza di chi amministra la Regione Calabria, dimostrando per l’ennesima volta di non avere nessuna capacità in ambito sanitario, fino a diventare, addirittura, pericolosi per la gente. Oggi leggo sulla stampa online, rimanendo quanto meno sconcertata dalla notizia, che in Calabria non sarebbero stati spesi 250 milioni di euro che potevano essere utilizzati per assumere personale sanitario, migliorare i protocolli Covid, aumentare i posti in terapia intensiva, far funzionare al meglio il servizio del 118. Invece, Spirlì, che nel frattempo ha cominciato a fare a scaricabarile con i commissari, è rimasto chiuso nella sua torre d’avorio senza muovere un dito".

Per la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione: "Una mancata gestione sulla quale bisognerà fare una riflessione a tempo debito, mentre la situazione ancora oggi è di totale emergenza ed occorre che intervenga immediatamente il ministro della Sanità perché la Calabria non può essere oggetto di ricatto da parte di persone incompetenti, incapaci, indifferenti e insensibili, compresi i commissari che in dodici anni hanno soltanto peggiorato la situazione. Lo Stato deve farsi carico delle sue responsabilità e garantire il diritto alla salute ai cittadini di questa regione, a prescindere da tutto, non ci si può sempre girare dall’altra parte sulla mancata osservazione di uno dei principi cardine della nostra Costituzione!  I servizi sono ormai ai minimi termini e sono proprio i calabresi a pagare lo scotto più grave, senza alcuna tutela sanitaria. Nelle mani di ognuno di noi c’è la possibilità di dare il via a un nuovo corso politico in questa regione, il prossimo fine settimana saremo chiamati al voto ed al giudizio sull’operato di quanto svolto in questi due anni dal centrodestra, la nuova Calabria passa dalle scelte che faremo in cabina elettorale”. 

Bevacqua: "Regione ha speso 0 dei milioni disponibili"

"Lo avevamo denunciato ad aprile. Oggi, dopo la Corte dei Conti, lo certifica il Ministero dell'Economia: dei 175 milioni disponibili in Calabria da novembre 2020 per il Covid, questa Giunta regionale è stata capace di spendere zero. Erano e sono soldi messi a disposizione grazie alla nuova flessibilità europea. Erano e sono soldi utilizzabili immediatamente dalla Giunta per potenziare la rete ospedaliera, l'assistenza domiciliare, le reti cliniche e i presidi territoriali integrati. In buona sostanza, il quadro che viene fuori è quello di un disastro e di una incapacità senza limiti: ma Spirlì e assessori non battono ciglio e si ripresentano per la corsa elettorale senza nemmeno chiedere scusa". Lo sostiene, in una dichiarazione, il capogruppo del Pd alla Regione, Mimmo Bevacqua. "Le responsabilità della maggioranza di centrodestra - aggiunge Bevacqua - sono fuori discussione ed è inutile provare a scaricarle sul commissariamento della sanità: il documento consuntivo prodotto dal Dipartimento regionale Sanità, direttamente dipendente dalla Giunta, non lascia spazio a dubbi. Non ci sono giustificazioni che tengano. Torniamo a chiedere dove siano finiti i progetti e le risorse. Nell'anno e mezzo appena trascorso, il contrasto al Covid era ed è la priorità, di fronte alla quale c'è una montagna di risorse lasciate a dormire ed una situazione ospedaliera e assistenziale che è quotidianamente sotto gli occhi di tutti i calabresi. Quegli stessi calabresi che, andando a votare, non potranno non ricordarsene".

© RIPRODUZIONE RISERVATA