Roma - “Su Matteo Renzi incombe la spada di Damocle del mondo produttivo e industriale italiano, provato da mesi di crisi e riforme mancate". Così il parlamentare di Forza Italia Giuseppe Galati che continua poi con le sue considerazioni sul Governo Renzi. "A lui è passato in poche ore il pesantissimo testimone. Il premier Letta infatti aveva in calendario un fatidico appuntamento al quale con il suo governo non è riuscito ad arrivare, il 19 febbraio, giorno in cui avrebbe dovuto incontrare i vertici di Confindustria, portando con sé un piano concreto di riforme fortemente sollecitato dal presidente Squinzi. Oggi Squinzi torna giustamente a ribadire al nuovo governo sempre targato Pd, ciò che serve, come primo atto, alle imprese per ricominciare a produrre e a creare occupazione: il taglio del cuneo fiscale di 10 miliardi, semplificazioni, riforma del titolo V, riforma fiscale e la restituzione integrale dei debiti P.A.. Sono tutti interventi che Renzi ha promesso, ci chiediamo dove e come trovi decine e decine di miliardi per rispettare l’impegno. Le risorse si possono reperire attraverso la spending review, e già sarebbe pronto un piano per la revisione della spesa pubblica messo a punto dal super commissario Cottarelli, oppure presentando in Europa un progetto brillante e valido di riforme così da ottenere subito maggiore elasticità sul rispetto dello sforamento del 3 per cento di deficit. L’auspicio è che, rapidamente, come si è mosso finora, il presidente del Consiglio dia il via a una nuova stagione per l’Italia volta a incoraggiare la crescita, a sostenere le famiglie e le imprese attraverso la riduzione delle tasse, a favorire i giovani nell’accesso al mercato del lavoro”.
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