In Consiglio Regionale approvato odg su “Lavoratori Contact Center Poste a Lamezia”, assessore Robbe annuncia voler incontrare dirigenti società

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Reggio Calabria – Dopo aver decretato l'incompatibilità dei consiglieri regionali eletti in Parlamento, il Consiglio Regionale ha proseguito l'esame dell'ordine del giorno con l'approvazione di alcune le mozioni e ordini del giorno posti all'esame dell'Aula, intavolando una lunga discussione sulle politiche sociali.

Su alcune questioni si sono sviluppate articolate interlocuzioni tra componenti della Giunta e Consiglio regionale. Tra queste, anche la situazione dei lavoratori Contact Center di Poste italiane di Lamezia.

Il Consiglio ha approvato, infatti, un ordine del giorno a firma Franco Sergio (Oliverio Presidente) e Antonio Scalzo (Pd) "Sui lavoratori Contact Center di Poste italiane di Lamezia Terme". L'assessore al lavoro ed al welfare Angela Robbe nel "concordare" sul contenuto del documento all'esame dell'Aula ha annunciato iniziative urgenti della Giunta "per chiedere - ha detto - un incontro con i dirigenti della società, con l'obiettivo di recuperare quanto più posizioni possibili e quanto richiesto nell'ordine del giorno".

Approvato anche l'ordine del giorno "Sulla situazione occupazionale e imprenditoriale del comparto agricolo delle piane di Sibari e Cammarata".

Dibattito su olio senza dazi da Tunisia

Poi, dopo l'approvazione delle mozioni riguardanti il miglioramento e il sostentamento del Parco Lilio di Savelli, e quella "di solidarietà in favore della popolazione curda perseguitata nei territori della Siria e dell'Iraq" proponendo "di intervenire presso il Governo turco al fine di ottenere la cessazione degli attacchi indiscriminati nei confronti della stessa popolazione, promuovendo inoltre la condanna di quanto avvenuto in tutte le sedi istituzionali opportune, con particolare riferimento all'Unione Europea, al Consiglio d' Europa ed alla NATO e cercando inoltre una soluzione capace di coniugare l'autonomia del popolo curdo e la stabilità geopolitica della regione", il Presidente Oliverio è intervenuto per alcune precisazioni all'ordine del giorno proposto da Gianluca Gallo (Cdl) "Sulle conseguenze dell'eliminazione dei dazi sulle importazioni di olio extravergine dalla Tunisia".

Oliverio ha sostenuto che il tema "è da tempo oggetto di un confronto a livello europeo. Con l'approvazione del Trattato di libero scambio con la Tunisia si è dato vita - ha precisato - al sistema delle quote. Per questo in Conferenza Stato-Regioni siamo intervenuto per invitare il Governo ad assumere una iniziativa forte a livello europeo. Quel Trattato ha determinato una situazione nuova consentendo l'ingresso di 100 mila tonnellate di olio tunisino a dazio zero ogni anno, con la conseguente alterazione nella competizione dell'olio europeo a danno delle regioni, come la Calabria che sono più impegnate nella produzione olivicola. C'è la possibilità di agire attraverso altri strumenti" ha ancora spiegato il Presidente della Giunta regionale che ha elencato la cosiddetta "tracciabilità del prodotto", "a livello europeo non ancora compiutamente realizzata e oggetto di resistenza, anche se sono stati fatti alcuni passi in avanti".

Il secondo elemento richiamato da Oliverio, "gli interventi in direzione del sostegno dei produttori. La risposta della Commissione Europeo è stata l'istituzione di un fondo che destina ai Paesi a vocazione olivicola una quota di risorse per far fronte ai problemi della commercializzazione”.

“La Regione - ha informato Oliverio - ha recentemente costituito un tavolo con le 22 associazioni di produzione olivicola per un piano a sostegno del comparto. I problemi in questo settore - ha concluso - interessano in modo particolare le regioni del Sud, e soprattutto la Calabria. Insieme alla Puglia abbiamo assunto l'iniziativa in sede di Conferenza Stato-Regioni per una discussione aperta. Anche se alcune misure sono state già assunte. Ma bisogna andare avanti per far sì che i trattati di libero scambio possano essere compensati. Stiamo lavorando per utilizzare il riparto del fondo perché la filiera della produzione olivicola in Calabria possa determinare un valore aggiunto della nostra produzione agricola". 

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