Lamezia, comizio blindato di Salvini su corso Nicotera: "Votare Lega per la riscossa della Calabria" - VIDEO

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Lamezia Terme - Corso Nicotera addobbato di striscioni e bandiere con il simbolo rappresentativo della Lega, Alberto da Giussano ha accolto il leader Matteo Salvini. Fitto cordone di forze dell’ordine in assetto antisommossa per impedire l’accesso alla zona da parte degli antileghisti confluiti da piazza Mercato Vecchio e tenuti a distanza mentre intonavano “Bella ciao”. Serata fredda segnata dalla massiccia presenza anche a Lamezia Terme di "fedelissimi" leghisti attorno al "Capitano". Con lui sul palco alcuni maggiorenti del partito e il deputato lametino, Domenico Furgiuele. Nessun esponente dei partiti alleati. Salvini ha subito aggredito il Pd e la sua “fallimentare politica”. Salutando Lamezia ha ricordato che “questa città ha il campo Rom più grande del Sud”, senza tuttavia indicare una soluzione, al di là degli inviti sarcastici a “provare ad abitare in quelle condizioni”.

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Poi, temi sociali. “Dobbiamo rimettere al centro il lavoro. Facciamo tornare i calabresi per lavorare qua. Per questo il 26 gennaio votate Lega. Noi abbiamo in programma per questa regione un Piano rifiuti; la riapertura dei reparti degli ospedali ora chiusi, la sicurezza, la valorizzazione dei prodotti locali, faremo una battaglia per lo sviluppo di questa regione”. Quindi ha parlato di temi nazionali come la riforma elettorale e la “certezza che si andrà al Governo quanto prima e la riscossa deve partite dalla Calabria, da Lamezia e da tutto il Sud. Noi abbiamo dimostrato di saper governare”. Accenno alla legittima difesa e al solito refrein “prima gli italiani” e “prima i calabresi”.

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Molti i sostenitori arrivati anche dai centri dell'hinterland lametino per sostenere ed ascoltare il loro leader “osannato” e invocato. Un comizio tutto sommato relativamente breve con temi già sentiti che hanno si riscaldato la piazza, ma nessun accenno al candidato governatore Santelli e solo appelli a votare Lega. Al termine del comizio, Salvini si è rivolto ad un gruppo di manifestanti che da piazza Mercato - dove è stata organizzata la manifestazione "Lamezia non si lega" - si è spostato su corso Nicotera, tenuto a distanza dal leader della Lega da un cordone di forze dell'ordine. Salvini, alle prese con il rituale delle foto post comizio, ha detto: "Andate a fischiare Renzi e Zingaretti”, continuando, malgrado le urla e i fischi di quanti lo apostrofavano con “vaffa”, a fare selfie con i suoi sostenitori. In molti fino a tarda serata sono rimasti in coda ad aspettare il proprio turno. “Insomma - qualche osservatore neutrale non ha esitato a commentare - più selfie che comizio”.

Antonio Cannone

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