Lamezia Terme – “Una svolta nel governo del territorio. Lo strumento legislativo non è la Bibbia ma deve essere utilizzato dal governo del territorio per realizzare obiettivi”. Così Mario Oliverio, governatore della Regione Calabria, afferma nel corso della “conferenza regionale dei Sindaci e degli Amministratori locali” che si sta tenendo a Lamezia Terme e che ha come focus centrale la nuova legge urbanistica approvata lo scorso 28 dicembre dal Consiglio regionale. “Potranno ravvisarsi insufficienze e limiti nel corso della realizzazione – ha continuato il presidente regionale - ma questi potranno e dovranno essere oggetto di adeguamenti e correzioni, perché abbiamo bisogno di adeguare con flessibilità la strumentazione legislativa”. L’obiettivo è, secondo Oliverio, “invertire la pratica del territorio che ha determinato la sua devastazione”. “Abbiamo il dovere di cambiare passo” ha poi aggiunto, specificando di aver deciso di partire “da dove ha lasciato la precedente legislatura. Un altro tassello – ha continuato – sarà l’approvazione del QTRP (l’approvazione da parte del Consiglio è fissata a fine mese, ndr) ”. “Il confronto – ha poi affermato a margine del suo intervento – se ispirato a questi obiettivi, diventa il terreno dove alimentare iniziative positive”.
In cosa consiste la nuova legge urbanistica e quali sono gli obiettivi e i suoi punti centrali? Recupero, riuso, riqualificazione, rigenerazione, concetto di “consumo suolo zero” e, soprattutto, messa in sicurezza del territorio. Questi i contenuti della nuova legge organica per il governo del territorio. Come ha spiegato nel corso del suo intervento l’assessore regionale alla “Pianificazione Territoriale ed Urbanistica”, Franco Rossi, la nuova legge “è la semplificazione della legge esistente” che si basa su un “programma di rigenerazione urbana sostenibile e di efficienza energetica delle città. Investire su questo – ha sottolineato l’assessore, spiegando dettagliatamente i punti della legge – sullo sviluppo sostenibile, sulla messa in sicurezza del territorio, con caratteristiche ambientali da preservare proprio per conservarne le peculiarità”. “Una stagione nuova – dove tutti gli attori sono protagonisti: operatori economici, enti e professionalità del territorio”.
Le modifiche alla legge, però, non hanno incontrato il favore di molti, tra cui alcuni rappresentanti degli enti locali, che non hanno apprezzato “l’assenza di concertazione” e che, nel corso dell’assemblea, hanno chiesto la sospensione del testo, e l’ordine regionale dei geologi che, attraverso il suo presidente, Francesco Fragale, proprio ieri aveva espresso le sue perplessità al riguardo perché “le semplificazioni potrebbero ricadere sulla sicurezza del territorio esponendo a rischio l’incolumità dei cittadini”. Il problema è, comunque, che molti comuni calabresi non hanno ancora attuato, o almeno avviato, gli strumenti urbanistici necessari, Psc e Psa, “sono solo 20 i comuni calabresi ad aver attuato i piani” ha affermato Rossi, “con la nuova legge - ha continuato – all’interno di un quadro di salvaguardia territoriale, le amministrazioni hanno tempi certi e fissati per dotarsi del proprio piano strutturale e, soprattutto, dispongono di tutte le condizioni per farlo”.
Situazione diversa per il comune di Lamezia Terme, che ha già avviato l’adozione del Psc in Consiglio Comunale. A tal proposito il sindaco Paolo Mascaro ha affermato che, proprio perché “Lamezia è un po' più avanti rispetto ad altri comuni nell’iter procedurale, la nuova legge urbanistica incide in maniera più limitata rispetto a quanto possa fare in altri comuni”. “Stiamo procedendo all’esame delle osservazioni, cercando – ha aggiunto – di ascoltare, nel limite del possibile, orientamenti e idee degli ordini professionali, delle forze politiche dell’attuale maggioranza per poter perfezionare il Psc così come dotato e giungere al traguardo. Stiamo arrivando – ha concluso - ad una quadratura del cerchio e arrivarci nei tempi di legge”.
C.S.
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