Lavoro: Cgil-Cisl-Uil: "E' allarme per ammortizzatori in deroga"

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Catanzaro - Cgil, Cisl e Uil della Calabria esprimono "forte allarme sulla grave situazione riguardo i lavoratori collocati negli ammortizzatori sociali in deroga". E' quanto affermano, in una dichiarazione congiunta, i segretari generali Michele Gravano (Cgil), Paolo Tramonti(Cisl) e Roberto Castagna (Uil). "In particolare, a seguito dell'incontro svoltosi nei giorni scorsi con l'assessore al Lavoro della Regione - sostengono i tre segretari - ribadiamo ancora una volta che tutte le risorse economiche a disposizione del comparto dovranno essere erogate con immediatezza e in egual modo tra tutti i lavoratori interessati. Riaffermiamo con forza l'inderogabile necessità affinché si provveda a pagare con immediatezza la restante parte del 2013 e il 2014 già maturato. Contestualmente non è più rinviabile l'avvio delle politiche attive per tutti i lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali". "Nel merito - aggiungono Gravano, Tramonti e Castagna - si sollecita l'avvio dei tirocini formativi per tutti, lo sblocco dei bandi per gli incentivi finalizzati al ricollocamento dei lavoratori, le misure per l'autoimpiego, per il prepensionamento ed il rispetto dei criteri di premialità per i lavori di prossima esecuzione". Al riguardo sollecitiamo i Comuni che hanno partecipato al bando di utilizzo dei lavoratori che ancora ad oggi non hanno avviato gli stessi, a procedere operativamente nelle attività di impiego.

Altresì si rivolge un forte appello a tutti quegli enti in grado di partecipare all'ultimo bando regionale affinché utilizzino i lavoratori in questione. Tutto ciò nell'ottica che l'obiettivo prioritario rimane quello del reale ricollocamento produttivo di tutti i lavoratori del bacino. In questa prospettiva Cgil, Cisl e Uil, insieme alle strutture confederali, sono impegnate da più giorni a ottenere uno specifico incontro con il Governo nazionale sul problema occupazionale della Calabria, indispensabile per affrontare e risolvere in via definitiva la vertenza in essere. Dichiariamo che, qualora non dovessero esserci risposte risolutive in tempi brevi, il livello di lotta e mobilitazione sarà ulteriormente innalzato, sin da subito, con manifestazioni a livello regionale e nazionale".

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