Le precisazioni di Casapound Italia su espulsione consigliere Gianturco

cpi.jpgLamezia Terme – Da Casapound Italia rispondono alle dichiarazioni dell’ormai ex militante, Mimmo Gianturco che, affermano “preferisce ribattere con finto stupore al provvedimento di espulsione, invece che tacere e continuare sulla sua strada, una strada troppo diversa da quella che Casapound ha tracciato”.

“A Gianturco potremmo ricordare che  - si legge in una nota di CPI - se avesse risposto alle telefonate, fatte da un dirigente nazionale del movimento, invece che evitare il confronto, non avrebbe ‘appreso dai social’ della sua espulsione. Potremmo rispondere che se avesse inviato a tutta la sua lista contatti il suo comunicato di sostegno ad una cooperativa che lucra sul fenomeno dell’immigrazione clandestina, poco conta per noi se la posizione è stata assunta in occasione di un bando diverso, l’espulsione sarebbe avvenuta con maggiore tempestività. Evidentemente ha ritenuto, contrariamente a quanto fa di solito, di relegare la vicenda ad ambito locale. Potremmo rispondere con questo e molto altro, ma preferiamo attenerci ad una serie di fatti. In 10 anni da coordinatore regionale di CPI Calabria, il movimento non è mai uscito da Lamezia Terme, circostanza ancor più singolare quando si pensi alle quasi 100 sezioni, oltre 10 aperte nell’ultimo anno, in città ben più politicamente ostili. Nel corso degli anni abbiamo registrato decine di allontanamenti e pochissimi avvicinamenti al movimento. Forse le espulsioni sono giuste solo quando comminate da Gianturco, o forse vi è sempre stata la precisa volontà di relegare la crescita del movimento alla sua personale sfera di influenza”.

Per Casapound Italia “Solo così si giustifica la propaganda, operata da un ristrettissimo gruppetto di persone, che oggi annunciano in pompa magna la condivisione della sorte di Gianturco, per neonati “progetti sociali” dal sapore vagamente governativo. Solo così si giustifica l’ostilità nei confronti di chi ha ricevuto, senza chiederlo né volerlo, l’incarico di coordinare le attività di CPI in Calabria. Ora aspettiamo solo che ciò che è in pentola da tempo si palesi agli occhi di tutti quei pochi che seguono con interesse la vicenda Gianturco; il suo appoggio al sindaco ed il successivo ingresso in Forza Italia o affini. In Casapound non c’è spazio per chi pensa di aver dato una svolta alla propria esistenza grazie alla politica istituzionale. Gianturco sarà, entro breve, un altro dei tanti cialtroni politici che hanno venduto la propria terra, ma non sarà sotto le nostre insegne che si consumerà questo tradimento. Siamo certi che da qui a breve, Casapound registrerà una crescita in tutta la Calabria e che, in un lasso di tempo ridotto, Lamezia potrà finalmente conoscere la vera essenza del movimento, non quella rappresentazione padronale e personale che Gianturco ha costruito negli anni”.

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