Maltempo, Occhiuto: "Con me tolleranza zero su reati ambientali"

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Catanzaro - "Sono molto preoccupato per l'allerta meteo emanata dalla Protezione Civile nella mia Regione. Ci sono Comuni che vedono le strade trasformate in torrenti, ci sono smottamenti, c'è stato un tornado a Crotone. Purtroppo si tratta di fenomeni a cui assistiamo ormai ordinariamente dopo allerta gialla o fenomeni temporaleschi. Questo tema dei cambiamenti climatici, che per tanti anni abbiamo considerato un fenomeno secondario, quasi un vezzo degli ambientalisti, oggi è invece sotto gli occhi di tutti". Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a "Tg2 Post", su Rai 2.

"Credo - ha aggiunto - che la nostra epoca stia pagando anche le conseguenze di un consumo del suolo fatto dalle generazioni precedenti, e che oggi espone molta parte della popolazione a gravi rischi. In Calabria ci sono dei fiumi che sono tombati. Il problema è che la natura non sa che quel fiume non c'è più e che al suo posto c'è una strada, e quando piove si trasforma di nuovo in un torrente, in un fiume, trascinando tutto ciò che si trova davanti. Nella mia Regione da un anno a questa parte, da quando io mi sono insediato, c'è tolleranza zero sui reati ambientali, non sono solo quelli relativi all'abusivismo ma anche quelli relativi alla mala depurazione, agli incendi boschivi. Siamo stati per la prima volta la Regione che quest'anno ha avuto meno incendi. La tolleranza zero può arrivare anche fino all'abbattimento delle case abusive. Questo tema della difesa del suolo e della lotta all'abusivismo dovrebbe essere in cima all'agenda politica di tutti i decisori, sia di quelli che partecipano alle scelte del governo nazionale, sia di quelli regionali e comunali. È davvero importante che ci sia una coscienza collettiva che deve riguardare anche i cittadini, spesso autori degli abusi. Si dice che occorrono risorse per fronteggiare il dissesto idrogeologico. Ed è vero. Nella mia Regione io, appena insediato, ho trovato 500 milioni di euro da spendere nelle attività per fronteggiare il dissesto idrogeologico, con una progressione della spesa di circa 9-10 milioni all'anno. L'ho raddoppiata, portandola a 20 milioni nel 2022, ma è comunque pochissimo perché se non c'è una struttura capace di metterle a terra queste risorse non producono gli effetti che invece potrebbero produrre. Presto incontrerò i sindaci per mettere a punto un piano per la difesa del territorio e chiederò loro molta attenzione al presidio". "I fenomeni che si sono verificati ad Ischia - ha concluso Occhiuto - hanno interessato zone abitate, ma molti dimenticano che nelle Regioni del Sud, dove ci sono paesi montani nei quali non c'è più l'uomo e dove dunque non c'è la manutenzione del territorio, questi fenomeni si verificano più assiduamente".

Ponte Stretto, Occhiuto: "Facciamolo, sarebbe attrattore per altri investimenti strategici"

“Quelli che considerano il Ponte sullo Stretto non prioritario ritengono che occorre fare prima le strade e le altre opere. Io so che quando si doveva fare l’Autostrada del Sole molti ritenevano che fosse una pazzia costruire un’autostrada quando mancavano le strade per raggiungerla. Invece, poi, fatta l’autostrada si fecero tutte le altre arterie di collegamento. Le grandi infrastrutture svolgono anche funzione di attrattore per altre opere. E il Ponte sullo Stretto sarebbe un’infrastruttura straordinaria per la Calabria e la Sicilia che, secondo me, possono diventare l’hub dell’Italia e dell’Europa sul Mediterraneo. Governo una Regione ed ho sotto gli occhi quello che sta accadendo nel Mediterraneo, e come il porto di Gioia Tauro è diventato il primo porto d’Italia. Noi dovremmo comprare, e già lo stiamo facendo, l’energia dai Paesi del Mediterraneo. Questi Paesi cresceranno con un tasso d’incremento del prodotto interno lordo molto più significativo dei Paesi europei. Il Mediterraneo sta diventando davvero importante per l’economia. Allora, investire su un’opera così strategica dimostra un’attenzione dello Stato verso lo sviluppo di quest’area, che può diventare davvero l’hub dell’Italia e dell’Europa su questa parte del mondo. Senza il Ponte l’Alta velocità ferroviaria non si farà mai o si farà fra tantissimi anni. Una cosa è fare l’Alta velocità ferroviaria per una Regione come la Calabria, che ha 1 milione e 800 mila abitanti, altra cosa è farla per collegare due Regioni che insieme arrivano a 7 milioni di abitanti. Quindi, anche in questa direzione, il Ponte sullo Stretto diventa un attrattore per altri investimenti strategici”, ha sottolineato il presidente Occhiuto.

"Governo dia ok per realizzazione rigassificatore Gioia Tauro"

“Da un anno, da prima che la crisi energetica fosse così forte, sto facendo una battaglia col governo nazionale, l’ho fatta anche con quello precedente, chiedendo il rigassificatore a Gioia Tauro. Ci sono sindaci e presidenti di Regione che si oppongono ai rigassificatori, io invece lo chiedo. Quello di Gioia Tauro, che si realizzerebbe con soldi privati di Iren e Sorgenia, produrrebbe più di un terzo del gas che prima importavamo dalla Russia. Manca solo la dichiarazione del governo che lo qualifichi come opera strategica. Poi ci sarebbe la remunerazione regolata che darebbe modo alle imprese di realizzare il rigassificatore. Perché lo voglio? Perché questa ricchezza straordinaria del porto di Gioia Tauro, il primo porto d’Italia, che fa più dei container movimentati da Genova e Trieste messi insieme, è una ricchezza che non lascia nulla in Calabria. Se ci fosse il rigassificatore ci sarebbe anche la piastra del freddo, e potremmo ospitare a Gioia Tauro un grande distretto dell’agroindustria capace di raccogliere tutte le produzioni della Calabria, della Campania e della Sicilia”, ha concluso il presidente Occhiuto.

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