Ministero dell’Agricoltura: “Precedenza a coloro che hanno interrotto prima l'attività di pesca”

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Roma - A seguito dei ritardi nei pagamenti dei premi dovuti per il fermo pesca 2013, come già successo nel 2012, e alla mancanza di informazioni da parte del Governo, i deputati M5S della Commissione Agricoltura della Camera avevano depositato una interrogazione e una risoluzione per chiedere chiarimenti al Ministro Martina. Il fermo pesca, seppur indispensabile strumento di lotta allo sfruttamento delle risorse ittiche, interrompe di fatto lattività lavorativa dei pescatori e, in tempi di crisi, il premio rappresenta, per alcuni, lunico strumento di sostentamento. Come sottolineato anche dalle stesse associazioni di categoria, le aziende puntano sulla liquidazione dei premi per provvedere al pagamento del gasolio e dei lavori di bordo eventualmente effettuati. Per questo il deputato calabrese Paolo Parentela, con i colleghi 5 Stelle della Commissione Agricoltura, ha chiesto da tempo al Governo di attivarsi e provvedere al più presto ai pagamenti, informando gli aventi diritto sui tempi previsti. Oggi giunge finalmente la risposta del Ministro Martina.

“Per quanto riguarda larresto temporaneo della pesca per lannualità 2013, le richieste pervenute al riguardo sono state istruite mediante inserimento nella pertinente procedura informatizzata e, come già comunicato alle competenti Associazioni di categoria – hanno dichiarato dal Ministero dellAgricoltura – è stata altresì avviata la fase di effettiva liquidazione degli interventi a seguito del recente perfezionamento della nuova procedura di liquidazione (prevista dal comma 247 della Legge di stabilità), dando la precedenza a coloro che hanno interrotto prima lattività di pesca”.

“Tutto sommato, una buona notizia – dichiara il deputato Paolo Parentela (M5S) – anche se le tempistiche restano ancora vaghe. Sui tempi il Ministero non si sbilancia mai, purtroppo. Il comparto ittico sta attraversando un periodo di crisi e, se consideriamo la diminuzione della risorsa ittica disponibile con la conseguente diminuzione di produttività e dei relativi ricavi, laumento dei costi di produzione, la difficoltà di accesso al credito e leccessiva pressione fiscale, sarà facile comprendere limportanza che questi premi rappresentano per i pescatori. Ora sappiamo che è stata avviata la fase di effettiva liquidazione, dando precedenza a chi per primo ha interrotto lattività di pesca. Bene – conclude Parentela (M5S) – le procedure sono avviate ma non si è ritenuto di tenere aggiornati i pescatori sulle tempistiche delle pratiche, né in questa sede il Governo ha dato un cronoprogramma dettagliato”.

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