Minniti: inaccettabile la vicenda del Cara di Isola Capo Rizzuto

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Roma - "Dall'inizio del 2017, nell'ambito delle operazioni contro la 'Ndrangheta, sono stati catturati 12 latitanti e 13 sono state le operazioni di polizia che hanno interessato 200 persone: in questo ambito c'è stata l'attività sul Cara di Isola Capo Rizzuto: considero quella indagine molto importante, quello che è emerso è una ferita inaccettabile per la democrazia italiana". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in audizione in Antimafia. "E' inaccettabile sempre che mafia e corruzione possano ingrassarsi non solo sui soldi pubblici ma anche sulla pelle di persone esposte come sono gli immigrati. E' una ferita aperta, tocca a tutti noi lavorare perché sia ricucita". Il ministro ha detto che sono state ordinate 2130 ispezioni, alcune delle quali già operative. E' stata inviata una ispezione alla prefettura di Crotone che è in corso. Ho predisposto l'accesso al comune di Isola Capo Rizzuto. "Se si vuole costruire un argine ai rischi di infiltrazione la scelta è di andare ad un progressivo superamento dei centri di grande accoglienza", ha detto Minniti.

Minniti: 'ndrangheta è l'organizzazione più pericolosa

"La 'ndrangheta è l'organizzazione criminale più pericolosa, è un player internazionale: nel traffico di droga è il principale punto di raccordo tra il Sudamerica e l'intera Europa. Si muove in attività a 360 gradi, dagli appalti al pizzo, dalle estorsioni al gioco d'azzardo, dai videogiochi fino al controllo di società calcistiche e alle scommesse sportive".

Minniti: 5,1 miliardi di euro sequestrati alle mafie, serve nuova Agenzia

"Nel 2016 sono stati sequestrati alle mafie beni per 5,1 miliardi di euro di valore e confiscati per 2,5 miliardi. Si tratta di numeri assolutamente rilevanti". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in commissione Antimafia. "In Aula al Senato - ha ricordato Minniti - c'è all'esame il nuovo testo del Codice antimafia che contiene anche misure sulla nuova Agenzia dei beni confiscati: sono misure particolarmente rilevanti e l'obiettivo è arrivare all'approvazione entro questa legislatura". "Il punto cruciale - ha proseguito il ministro - è consentire all'Agenzia di fare un ulteriore salto di qualità per renderla sempre più in grado di non disperdere questo straordinario patrimonio. Si tratta - ha sottolineato - di agire anche sul terreno della confisca di aziende e quindi servono professionalità adeguate ed il commissario può essere anche una figura diversa da un prefetto, che abbia altre caratteristiche personali. Sarebbe un gesto giusto che ci mette su un terreno di modernità ed innovazione".

Minniti: obiettivo non è contenimento mafie ma la sconfitta

"L'obiettivo non deve essere il contenimento delle mafie, ma la loro sconfitta". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in commissione Antimafia. Minniti ha ricordato che "Giovanni Falcone mise in campo per primo questo impegno ed in questi anni è stato fatto un passo avanti: si tratta di un principio irrinunciabile e dobbiamo perseguirlo con grande determinazione".

Minniti: 3 miliardi di euro giro scommesse, interesse mafie

"Il giro d'affari delle scommesse calcistiche è di 3 miliardi di euro, un terreno appetibile per le mafie". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in commissione Antimafia, riferendo anche di "un interesse della 'ndrangheta, ma anche della camorra, al controllo delle società calcistiche militanti nelle serie minori".

Minniti: boss scarcerati potrebbero tornare al potere

Nei prossimi mesi i boss mafiosi che hanno finito di scontare le condanne possono tornare ed approfittare del vuoto di leadership per tornare a posizioni di potere: è un problema cruciale". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in commissione Antimafia. C'è, secondo il ministro, "una fragilità nella capacità di rappresentanza di una leadership in Cosa Nostra. Ci sono figure storiche che sono state o sono in galera ed alcune è possibile che escano e possano riprendere ruolo proprio perchè c'è difficoltà a creare un nuovo gruppo dirigente". La mafia, ha aggiunto Minniti, "mantiene un profilo di inabissamento, che è una scelta strategica dopo l'esposizione nella fase dello stragismo, ma è anche una costrizione per l'iniziativa 

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