'Ndrangheta: Bindi, in Liguria si va oltre l'infiltrazione

rosy-bindi-presidente-antimafia-2013.jpgGenova - "La Liguria è una delle regioni del Nord Italia che desta più preoccupazioni per la presenza della 'ndrangheta. Qui si va ben oltre le infiltrazioni a nord, con vere locali organizzate nel Ponente e non solo". Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, chiudendo la due giorni di lavori a Genova nei quali sono stati auditi i prefetti delle quattro province, il Procuratore capo di Genova, tutte le forze dell'ordine e il responsabile sicurezza del Genoa. "Si tratta di una presenza capace di condizionare attraverso un'evoluzione del metodo mafioso che prevede l'uso della violenza come ultima istanza ma che si fonda su rapporti, complicità, attrazione tanto che politici e imprenditori cercando direttamente le organizzazioni".

Bindi ha sottolineato un'"evoluzione positiva della giurisprudenza, grazie alla Cassazione che ha finalmente riconosciuto l'applicazione del 416 bis", così come è stato importante che il prefetto di Genova abbia deciso per lo scioglimento del comune di Lavagna: "Una buona notizia, dopo molti anni di condizionamento della città". Per Bindi "si sta superando il negazionismo sperimentato su nostra pelle quando arrivammo per la prima volta a Imperia e sembrava che la 'ndrangheta la stessimo portando noi per denigrare questa terra".

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