Oliverio: "Calabria paga 300 milioni per emigrazione sanitaria"

oliverio-conferenza-stampa-oliverio-dicembre-2014-09272017-152648.jpg

Catanzaro - "Il bilancio del commissariamento della sanità calabrese è fallimentare". Lo ha affermato il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa sulla valorizzazione dei borghi calabresi.

"Nell'incontro del ministro Grillo con tutte le Regioni - ha proseguito Oliverio - ho posto il problema delle drammatiche condizioni della sanità calabrese. Oltre 7 anni di commissariamento, invece di riqualificare il servizio sanitario regionale e far rientrare la Calabria dal debito, hanno aggravato la situazione, se è vero che dai 200 milioni di qualche tempo fa oggi siamo passati a 300 milioni e oltre di euro che la Regione paga per i costi dell'emigrazione sanitaria, cioè i costi del fenomeno dei calabresi che si curano fuori Calabria”.

“Questa - ha rilevato il presidente della Regione - è la spia, è il segnale che la situazione della sanità calabrese si è ulteriormente aggravata. Per non parlare delle liste di attesa, dei livelli essenziali di assistenza che in Calabria non sono garantiti negli standard previsti dalla legge, e per ultimo della sospensione delle prestazioni da parte dei laboratori privati in conseguenza di scelte fatte dal commissario che - ha concluso Oliverio - hanno aumentato il disagio e la sofferenza della popolazione calabrese e soprattutto delle fasce più deboli della popolazione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA