Ospedale Lamezia, Notarangelo (Pd): "Si proceda con dovute assunzioni del personale qualificato"

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Lamezia Terme - “Circa 140.000 utenti del comprensorio e 1000 nascite all’anno sono evidentemente numeri ritenuti esigui dalla struttura commissariale alla Sanità al fine di tenere aperto e potenziare l’ospedale di Lamezia Terme. Così dopo la cessazione dell’attività ambulatoriale per Cardiologia e Medicina Interna, adesso si assiste anche a quella di Ginecologia ed Ostetricia. La sanità, prima ancora che all’interesse economico, deve rispondere alle necessità dei cittadini ed è compito della politica far in modo che l’offerta sanitaria sia efficiente ed adeguata alle condizioni socio-demografiche del territorio”. Lo afferma, in una nota, Libero Notarangelo, candidato nella lista del Partito Democratico per il rinnovo del Consiglio regionale nel collegio Calabria centro. “Il ‘reparto nascite’, tra l’altro, -  prosegue Notarangelo - era già stato gravato dalla perdita della TIN che ha comportato molte preoccupazioni e disagi per le neo-mamme che si sono trovate a dover far nascere altrove i propri figli. Quest’ultimo accadimento, se non vi venisse posto rimedio, potrebbe rappresentare il colpo di grazia per questa specialità ed essere precursore dello smantellamento definitivo del nosocomio lametino”.

“Il D.C.A 135 del 01/10/19 – ricorda Notarangelo - ha autorizzato, per tutti i presidi ospedalieri dell’Asp di Catanzaro, l’assunzione di 8 medici ed un primario per Neonatologia, Anestesia e Rianimazione, Radiologia, Pediatria, Neuropsichiatria Infantile. Ma, ancor prima, con delibera 520 del 30/4/19, l’Asp di Catanzaro, aveva chiesto, alla luce della dotazione organiche attuale e di quella a tendere per i pensionamenti previsti, solo per l’Ospedale di Lamezia 6 medici di Pronto Soccorso, 2 ginecologi, 2 pneumologi, 3 dirigenti di laboratorio e centro trasfusionale, 3 cardiologi, 2 chirurghi, 3 neurologi, 2 ortopedici, 2 oncologi, 2 psichiatri, 7 fisiatri, 2 radiologi ed 1 anatomo-patologo, primari esclusi. Un totale quindi di 39 specialisti ad esclusivo utilizzo di Lamezia, ma evidentemente superflui per i Commissari. All’interno della delibera stessa si precisa che tali assunzioni troverebbero anche copertura economica attraverso un risparmio di spesa di oltre 5 milioni realizzato nel 2019 rispetto alla spesa potenziale massima imposta dai vincoli di legge. Ad aggravare la situazione – incalza l'esponente del Partito Democratico - si è aggiunto anche il DCA 192 del 20/12/19 della sub-commissaria Crocco che disciplina la metodologia di calcolo del fabbisogno regionale di personale ospedaliero: in pratica detta le linee guida cui attenersi per chiedere, ed ottenere, l’autorizzazione all’assunzione di nuovo personale. Confrontando le tabelle di questo Decreto, con la dotazione organica attualmente prevista, ne vien fuori che per tutte le sopracitate specialità, non solo non vi sarebbe alcuna possibilità di reclutare le figura in questione, ma l’attuale personale medico risulterebbe addirittura in soprannumero. Il problema in questa circostanza non sono le strutture, né i macchinari, bensì il personale. Che sia quindi rivisto il DCA 192 e si proceda con le dovute assunzioni del personale qualificato”.

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