Rampelli (Fratelli d’Italia): trasferire terroristi islamici carcere Rossano in strutture isolate

rampelli-fdi.jpgRoma - Trasferire i terroristi islamici detenuti nel carcere di Rossano in strutture site in località isolate, lontane dai centri abitati. E’ quanto chiede il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Fabio Rampelli, in una interrogazione rivolta ai ministri dell’Interno e di Grazia e Giustizia. Il deputato richiama una denuncia che il segretario del sindacato di polizia Sappe ha formulato all’indomani degli attentati di Parigi, quando “almeno quattro dei terroristi islamici detenuti nella sezione speciale del penitenziario calabrese, dopo aver appreso la notizia della strage, avrebbero esultato inneggiando alla «liberazione» della Francia dagli «infedeli». Il sindacalista, nella stessa dichiarazione, ha rilevato – come ricorda Rampelli – come “nella sezione speciale del carcere vi sia «un livello di sicurezza pari a zero» e come l'inadeguatezza della struttura determini un rischio altissimo per la sicurezza”. Il 18 novembre scorso, si è svolta a Cosenza una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulle misure di prevenzione del terrorismo islamico.

Tra i punti all'ordine del giorno vi era anche il carcere di Rossano, struttura che ospita ventuno detenuti stranieri accusati di terrorismo, uno dei quali appartenente all'Isis e uno all'Eta, oltre a diciannove integralisti islamici, tutti condannati con pena definitiva. Secondo Rampelli, “la decisione presa nell'ambito del predetto vertice di innalzare il livello di sicurezza del carcere, unico in Italia a ospitare jihadisti, con un pattugliamento armato all'esterno della struttura,  non appare sufficiente a garantire la messa in sicurezza della struttura detentiva e dell'intera città, mentre, invece, si dovrebbe provvedere al trasferimento dei terroristi in strutture isolate”. Il parlamentare di Fratelli d’Italia sollecita così i ministri competenti a voler “disporre con urgenza il trasferimento di questi detenuti al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza sia all'interno della struttura carceraria sia al suo esterno”. (lmp)

 

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