Recapito corrispondenza a giorni alterni, Sindaco Conflenti chiede a Poste Italiane ripristino sistema precedente

giovanni-paola-sindaco-conflenti.jpgConflenti – Il sindaco di Conflenti, Giovanni Paola, si rivolge ai vertici di “Poste Italiane” per manifestare le preoccupazioni nella popolazione conflentese in merito alla nuova organizzazione stabilita da Poste Italiane SpA che, con la riforma del recapito della corrispondenza a giorni alterni, rischia di creare discriminazioni soprattutto nelle località montane del lametino. Il Sindaco chiede, quindi, “il ripristino del sistema precedente, in alternativa che l’accorpamento non avvenga con Lamezia Terme, ma con realtà geograficamente più vicine e più omogenee a noi”.

“Sembra infatti - sottolinea il Sindaco - che la partenza dei faldoni della corrispondenza stessa non avvenga più dalla nostra sede, come succedeva ormai da anni, ma direttamente da Lamezia Terme, a cui il nostro Comune è stato associato (unitamente a Serrastretta). Il servizio perde la tradizione della quotidianità, perché viene offerto a giorni alterni e quindi, oltre a “spezzare” con alcuni valori della letteratura (anche cinematografica) del “postino che bussa due volte”, procura disordini nella pianificazione dei programmi individuali e familiari per gli effetti di possibili inadempienze nei confronti di scadenze, oggi più perentorie che mai, ma si è costretti a pensare anche “a giorni alterni”, nei confronti di alcuni dati attesi. Verrà meno quel modo di pensare, a cui tutti abbiamo fatto immancabilmente ricorso: ‘se non è arrivato oggi, certamente arriverà domani’”.

Il sindaco inquadra tale situazione con “l’inesorabile volontà e tendenza verso il declino dei piccoli centri urbani, ed a vantaggio dei macro-agglomerati urbani. Tutte queste manovre hanno le medesime motivazioni di ordine economico. La debolezza del momento nelle opinioni degli abitanti del nostro piccolo centro montano, sono facilmente palpabili e sono condite di molta sofferenza civica per l’ulteriore venir meno di realtà che sembravano consolidate oramai da molti anni.

Il “postino” rappresentava per i piccoli centri un’identità ed un modo di essere; una forma di attesa quotidiana per l’esaltazione dei sentimenti, talora per dare sfogo al romanticismo ed alla speranza. In sintesi caratterizzava una cultura sociale”.

La preoccupazione della popolazione non poteva lasciare indifferente il Sindaco del luogo, per cui, accanto alle notizie provenienti dal Consigliere Comunale di Conflenti Giovanni Stranges, “è stata perciò redatta una lettera inviata ai vertici delle “Poste Italiane” chiedendo, in prima ipotesi, il ripristino del sistema precedente, in alternativa che l’accorpamento non avvenga con Lamezia Terme, ma con realtà geograficamente più vicine e più omogenee a noi. Nel contempo nella giornata odierna (sabato 23 aprile 2016) ho chiesto ed ottenuto un incontro con il Direttore dell’Ufficio Postale di Lamezia Terme, dr. Andreotti, dal quale, comprendendo le legittime nostre rivendicazioni, ho ottenuto la certezza del Suo impegno perché si proceda all’ottenimento, in tempi rapidi, di una revisione sulle scelte già adottate che, in ogni caso, riguardano la Direzione di vertice aziendale ad ampia scala”.

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