Referendum, Galati incontra "Comitati Liberi Sì" a Catanzaro

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Catanzaro - Si è svolto a Catanzaro un incontro tra il deputato Giuseppe Galati e una delegazione dei Comitati Liberi Sì presenti in Calabria. La riunione è giunta a conclusione della campagna elettorale in vista della consultazione referendaria di domenica 4 dicembre. L’onorevole Galati ha innanzitutto ringraziato i comitati per “il proficuo lavoro svolto sul territorio”. “Giorno dopo giorno - ha aggiunto - assistiamo in Calabria ad una mobilitazione di uomini e donne che si spendono attivamente per riformare il Paese. I 250 Comitati Liberi Sì presenti in Calabria, costituiti spontaneamente grazie all’impegno di militanti, semplici cittadini, sindaci e amministratori di ogni latitudine della Regione, testimoniano inequivocabilmente la strada da percorrere: eliminare il bicameralismo perfetto, ridurre i costi della politica, abolire il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, superare i conflitti di competenze tra Stato e Regioni e, quindi, modificare il titolo V della Costituzione”.

“Il risultato che produrrà la vittoria del Sì – ha osservato l’onorevole Galati - è evidente: una buona governabilità del Paese e una maggiore semplificazione burocratica e normativa. Un impegno che i Comitati Liberi Sì non hanno voluto disattendere consapevoli che solo con fatti concreti, e non con proclami populisti, si ha la possibilità di imprimere una svolta nella vita politica del Paese”.

Il deputato ha aggiunto: “Dal territorio calabrese arriva un accorato appello a sostenere la riforma costituzionale, non può rimanere inascoltato. I 250 Comitati Liberi sì presenti in Calabria fanno parte dei 1800 che si sono costituiti su tutto il territorio nazionale. Dalle piazze ai luoghi di ritrovo comunali, i Comitati Liberi Sì, fino al 4 dicembre, si batteranno a difesa di un momento storico irripetibile per la vita del Paese; ciascuno di noi ha la possibilità di dare il proprio contributo”.

“L’Italia e la Calabria - conclude Galati - non possono arretrare. E’ fondamentale, il 4 dicembre, esprimere un voto sui contenuti in quanto la riforma costituzionale non appartiene a questo o a quel partito ma al Paese intero. Appartiene ai cittadini e rappresenta un passo in avanti che non può essere più arrestato”.

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