Sanità: Medici Ospedale Annunziata, “Lorenzin visiti struttura”

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Cosenza - "La aspettiamo a Cosenza perché siamo convinti che aprire un confronto con lei sia indispensabile e possa dare fiducia a tutti quei cittadini che hanno testimoniato anche con una firma, a oggi più di 10 mila, l'appoggio alla nostra iniziativa". E' quanto scrivono in una lettera aperta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, i rappresentanti dei sindacati medici dell'Ospedale dell'Annunziata che, da settimane, sono in stato di agitazione e hanno occupato simbolicamente la struttura per lamentare pesanti carenze di organico tra il personale medico e paramedico. "Protestiamo - affermano Teresa Papalia (Cgil), Rodolfo Gualtieri (Cisl), Gianfranco Reda (Uil), Luigi Ziccarelli (Anaoo), Claudio Picarelli (Smi), Gian Manlio Gagliardi (Fassid), Anna Monardo (Aaroi), Pietro Aiello (Cimo) e Cristina Giraldi (Anpo) - contro le carenze di organico: mancano 243 medici su 622 della dotazione organica, 265 infermieri su 845 e 208 operatori socio-sanitari su 318.

Si tratta di carenze che rendono difficile se non impossibile, come già rappresentato al sottosegretario onorevole Fadda, fare il nostro lavoro al meglio e fornire un servizio idoneo ai cittadini che sempre più numerosi si rivolgono a noi, visto che anche la rete ospedaliera sul territorio è stata ridimensionata". "A queste carenze di organico, ed è questo, Ministro, che ci preme sottolineare - prosegue il testo della lettera - la Direzione generale dell'ospedale risponde con la politica degli accorpamenti, sostenendo di 'avere le mani legate' e di non poter procedere a nuove assunzioni. In sostanza, si intende accorpare Unità operative complesse per incrementare di pochi medici il personale di Pronto soccorso. E tutto questo lo si vuole fare in un ospedale Hub (di riferimento regionale), in cui a nostro parere i vuoti di organico in Pronto soccorso non dovrebbero essere colmati in maniera estemporanea e con ordini di servizio a medici, scelti non si sa in base a quali criteri, di reparti che non si occupano di emergenza (anche a un dermatologo con orario ridotto perché in allattamento è stato 'ordinato' di coprire turni in pronto soccorso)". "Ci faccia visita, Ministro - riporta ancora il testo della lettera - per rendersi conto di persona della situazione estremamente difficile che dobbiamo fronteggiare e di come il piano di rientro abbia ormai messo definitivamente in ginocchio la nostra sanità".

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