Santelli (Fi): "Gratteri rifiuta strumentalizzazione Pd"

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Catanzaro - "Ormai non passa giorno che dal Partito Democratico non arrivi una proposta, ormai ai limiti del delirio, volta all'arruolamento del 'soldato' Gratteri nelle proprie fila". Lo afferma, la deputata di Forza Italia Jole Santelli, segretaria del partito in Calabria, in relazione all'ipotesi di una candidatura per il centrosinistra del Procuratore aggiunto di Reggio Calabria alla presidenza della Regione Calabria. "Il Partito Democratico  porta nel suo Dna questa tara di utilizzazione dei 'simboli' e le persone vengono ridotte al rango di simboli: quindi le vedove, gli orfani, i reduci... ora i dirigenti di quel partito sembrano non volersi rassegnare al fatto che Nicola Gratteri rifiuti di farsi strumentalizzare. Di piegarsi ai loro interessi di parte. Gratteri aveva accettato di fare il Guardasigilli, un ruolo consono ad un magistrato di prima linea che poteva immaginare che da quella postazione avrebbe potuto cambiare le cose. Il suo nome è stato usato con spregiudicatezza o, almeno, con totale insipienza.

Il Quirinale dice da sempre la sua su ciascun ministro, figurarsi sul ministro della Giustizia, in considerazione del fatto che il presidente della Repubblica presiede il Csm. Ma Matteo Renzi è totalmente digiuno non solo dei riti romani ma anche delle elementari regole istituzionali (a voler pensar bene). Ora quella di ministro della giustizia non sarebbe stata certo vissuta da Gratteri come una casacca di parte, avendo egli chiesto ampie garanzie e non dubitando chiunque lo conosca che alla prima imposizione politica percepita come ingiusta non avrebbe esitato a sbattere la porta ed ad andarsene. La forza di Nicola Gratteri è la sua indipendenza dalla politica e dal gioco del potere interno alla magistratura. Nemico di pochi, amico di nessuno. Non è un giudice di sinistra, è un pm e basta, solo un investigatore, con le sue idee che possono o meno condividersi. Poiché io sono portata ad essere particolarmente maliziosa dinanzi ad una manovra di accerchiamento che ha visto il Pd avvitarsi come una piovra intorno al procuratore, mi sorge il dubbio se essi stessi non stiano prestandosi con insano entusiasmo nell'opera di sterilizzare un magistrato molto scomodo, in primis per alcuni suoi colleghi".

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