Scioglimento comuni per infiltrazioni mafiose, Sottosegretario Sibilia (M5s): "Situazione di Lamezia è all'attenzione del Governo"

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Catanzaro - “Sullo scioglimento del Comune Lamezia Terme c'è ancora un ragionamento da fare: dopo lo scioglimento è intervenuta la sentenza del Tar e potrebbero seguire ulteriori sviluppi. La situazione del Comune della Piana è monitorata dal Governo”. Lo ha detto il sottosegretario Carlo Sibilia incontrando i giornalisti a Catanzaro a margine dell'incontro istituzionale con il Prefetto Francesca Ferrandino. “Quando c'è un accesso in un Comune - ha affermato il Sottosegretario - secondo me significa che c'è qualcosa che non è esattamente cristallina. Nel decreto Sicurezza abbiamo inserito una norma che permette di non sciogliere necessariamente l'intera amministrazione comunale per infiltrazione mafiosa se non non ci sono le possibilità, ma il singolo settore, un settore specifico. In passato avveniva questo: c'era l'accesso, l'accesso magari non andava a buon fine e davamo la patente di onestà ad un Comune che comunque se era stato oggetto di un accesso qualche problema ce l'aveva perché non mi risulta che tutti i comuni italiani siano interessati da situazioni di questo tipo. L'obiettivo del Governo è che gli scioglimenti per mafia degli enti locali arrivino a quota zero, può sembrare utopistico ma vogliamo dare nuova speranza a tutti i territori vessati dalla criminalità organizzata”.

Sibilia si è poi soffermato sui risultati della sua visita in Calabria che si concluderà nel pomeriggio con la partecipazione ad un convegno dedicato proprio alla legge sullo scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa. “Ho incontrato le Forze dell'Ordine – ha detto Sibilia - perché loro in primis devono sapere che nel Governo troveranno sempre un alleato. Spesso veniamo accusati di avere delle divergenze al nostro interno (con la Lega, ndc) ma sulla legalità e sulla lotta alla criminalità organizzata c'è compattezza assoluta e comunione di intenti. Ho cominciato dalla Calabria il viaggio che mi porterà nelle Prefetture italiane perché è una regione inespressa che può dare tanto allo sviluppo dell'intero Paese. In Calabria ho conosciuto realtà importanti e positive e beni confiscati alla criminalità che hanno assunto una funzione sociale”. E ancora: “C'è qualcuno (il Procuratore della Dda Nicola Gratteri, ndc) che sostiene che la criminalità in alcune terre possa raggiungere il controllo di oltre il 30% dei voti, dobbiamo pulire la politica dalle infiltrazioni assicurando alla giustizia quei politici che stringono patti elettorali con i mafiosi, le leggi che abbiamo predisposto vanno in tale direzione”. Un passaggio infine è stato dedicato al reddito di cittadinanza che secondo l'esponente del Governo rappresenta un patto sociale con lo Stato, una terza via rispetto alla logica delle raccomandazioni o della criminalità organizzata. “Il reddito di cittadinanza – ha concluso Sibilia - dà una nuova speranza, in Calabria sono ben 101.600 aventi diritto, a loro dico: “Scegliete il patto con lo Stato”.

Bruno Mirante

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