Tallini replica a Beppe Grillo: "Reddito di cittadinanza è solo mancetta elettorale e non aiuto alla povertà"

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Lamezia Terme - "O chiedi il reddito di cittadinanza o sei un lavoratore in nero oppure uno ndranghetista. E’stato questo l’inaccettabile teorema del “povero comico” che ha fondato il Movimento Cinquestelle, lanciato dal palcoscenico del Politeama di Catanzaro. Che si è lamentato del fatto che la Calabria è la regione dove ci sono state meno richieste di reddito di cittadinanza". E' quanto afferma Domenico Tallini, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia Catanzaro in merito alle ultime dichiarazioni rilasciate da Beppe Grillo durante un suo spettacolo in Calabria. 

"Come dire - prosegue Tallini - calabresi non cercate un lavoro onesto, non chiedete allo Stato di promuovere l’occupazione, non studiate. C’è il reddito di cittadinanza che risolve tutto. State seduti sul sofà di casa e vi arrivano 780 euro. Che vi devono bastare. Dov’è finito il movimento Cinquestelle che diceva che bisogna rifiutare l’assistenzialismo ? Ci sarà un motivo se c’è un crollo verticale nei sondaggi per un ex movimento diventato partito, con tanto di poltrone, ministri e sottosegretari, presidenti di commissione".

"Ai calabresi Grillo avrebbe dovuto dire che questo Governo gialloverde non sta facendo un c… per la Calabria, tanto per usare espressioni gentili ed educate così care al comico genovese. E invece no. I calabresi sono lavoratori in nero o ndranghetisti perché rifiutano l’elemosina del reddito di cittadinanza che è solo una mancetta elettorale e non un aiuto alla povertà vera. Meditino i calabresi che un anno fa hanno assegnato ai CInquestelle il 40% dei voti. Anzi, hanno già riflettuto, a giudicare dal teatro semivuoto che ha accolto il “re dei ciarlatani”. 

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