Tre ministri firmano “Protocollo contro caporalato e sfruttamento lavorativo in agricoltura”

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Roma - Il “Protocollo contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura” è stato firmato oggi dai ministri Martina (Agricoltura), Poletti (Lavoro) e Alfano (Interni). L'intesa sottoscritta alla presenza, tra gli altri, del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha raccolto le adesioni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Piemonte, Puglia e Sicilia, nonché delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e le associazioni del mondo agricolo e Cna.

“Contro il caporalato e per il miglioramento dell'accoglienza dei lavoratori ‘centrale’ - si legge nel Protocollo sottoscritto da Martina, Alfano e Poletti - sarà la regia delle Prefetture che sui territori saranno chiamate a una azione di coordinamento, grazie all'attivazione di Tavoli permanenti, presieduti dai prefetti e finalizzati ad individuare i progetti da realizzare in base alle esigenze delle singole realtà territoriali. Il Ministero del Lavoro garantirà e faciliterà il confronto tra le parti sociali e istituzionali anche con la promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Al Ministero delle politiche agricole spetta invece il coordinamento delle operazioni di controllo del territorio del Corpo forestale dello Stato che rafforzano e affiancano le attività di vigilanza dell'Ispettorato nazionale del lavoro”. "Da oggi parte una lotta ancora più dura al caporalato, abbiamo deciso di fare una battaglia specifica e mirata" ha detto il ministro Alfano.

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