Uil: “Sistema governance Zes dovrà essere inclusivo”

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Catanzaro - "La Zes può rappresentare una occasione solo a condizione che, anche davanti alla comparazione con le altre esperienze presenti sul territorio europeo, diversi aspetti vengano migliorati. Intanto, un'attenzione particolare deve essere riservata alla governance di questo strumento". É quanto afferma, in una dichiarazione, Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria, in merito alla riunione a Cosenza col presidente della Regione, Mario Oliverio.

"Il sistema di conduzione della Zona economica speciale - prosegue Biondo - dovrà essere inclusivo e all'interno del 'Comitato di indirizzo', dovranno trovare rappresentanza tutti gli attori sociali ed economici che sono direttamente interessati alla corretta applicazione delle misure previste da questo importante strumento. Tenuto conto anche che, per quanto riguarda lo sviluppo di Gioia Tauro, è urgente un incontro alla Presidenza del Consiglio dei ministri per affrontare la vicenda porto che, in questi mesi, è avvolta nelle nebbie di una crisi senza precedenti, soprattutto, per l'atteggiamento irresponsabile di Mct. La politica adesso deve fare la sua parte e deve iniziare a farlo intervenendo per placare la guerra in atto lungo le banchine del porto gioiese fra Mct ed Msc".

"Chi ha nelle mani le sorti di Gioia Tauro ed il futuro del territorio calabrese - sostiene ancora Biondo - deve dare segnali determinanti e determinati su quanto sta accadendo fra terminalista e la compagnia marittima e, anche, sul destino dell'Agenzia per il lavoro. Allo stesso tempo la riunione è servita per valutare la possibilità di recuperare il confronto con il governo regionale, dopo la manifestazione del 16 novembre scorso che ha sancito la rottura dei rapporti con la giunta Oliverio. Un confronto che potrà ripartire solo a condizione che si diano risposte ad alcuni temi che riguardano lo sviluppo della regione. Le nostre priorità sono chiare. Sui temi del lavoro è urgente il varo di progetto occupazionale per la Calabria sul quale la giunta regionale, circa un anno e mezzo fa, aveva stanziato 290 milioni di euro. Un progetto che, secondo noi, deve fare leva sull'utilizzo fattivo del Fondo sociale europeo, oggi in ritardo nella fase attuativa, legato alla capacità di trasformare le emergenze e anche i punti di forza regionali, in strutturato sfogo occupazionale".

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