Arcivescovo Cosenza su servizio Le Iene: "Mi scuso per lo scandalo, disponibile ad incontrare la ragazza"

francesco-Nole-arcivescovo-cosenza.jpgCosenza - La 'tristezza personale' e 'il dolore della Chiesa' sono espressi in una nota dall'arcivescovo metropolita di Cosenza, mons. Francesco Nolé, per la vicenda di Francesca, la ragazza di San Vincenzo La Costa, piccolo comune del Cosentino, che ha denunciato sotto anonimato in un servizio trasmesso ieri sera da Le Iene su Italia 1 di essere stata indotta ad abortire durante la relazione con il giovane parroco della sua chiesa, don Giuseppe, su consiglio sia dello stesso sacerdote che dell'arcivescovo di Cosenza dell'epoca, mons. Salvatore Nunnari. 'Una vicenda che mi ha devastata', ha detto la ragazza. Nel servizio si riferisce anche dell'aggressione che le due inviate de Le Iene, la giornalista Valeria Castellano e l'operatrice video Giulia Mascaro, hanno subito a gennaio ad opera dei genitori del parroco, aggressione per la quale i responsabili sono stati denunciati dai carabinieri con l'accusa di percosse.

Le Iene hanno anche trasmesso la testimonianza, anche questa anonima, di un altro sacerdote della zona che ha espresso critiche nei confronti sia del parroco che ha avuto la relazione con la ragazza, sia di mons. Nunnari. 'Esprimo la personale tristezza e il dolore della Chiesa cosentino-bisignanense - afferma l'arcivescovo Nolé nella dichiarazione diffusa dall'ufficio per la pastorale delle comunicazioni sociali della Diocesi - e chiedo scusa per lo scandalo e il dolore arrecato alle vittime della vicenda, prima fra tutti la ragazza interessata, ma anche a quanti sono stati offesi e scossi dalla trasmissione che ha coinvolto una comunità parrocchiale, i sacerdoti e anche un Vescovo che è stato duramente vilipeso da un membro del nostro Presbiterio. Vescovo e Presbiterio si stringono attorno al Pastore emerito per esprimergli affetto e sincera fraternità'. 'Come Vescovo resto disponibile ad incontrare la ragazza in questione se e quando lei vorrà, per un dialogo fraterno. Chiedo perdono a quanti, soprattutto ai semplici - afferma mons.

Nolè - che a causa della controtestimonianza degli uomini di Chiesa, vivono sofferenze e subiscono scandali. Invito i cristiani dell'Arcidiocesi, soprattutto in questo tempo di Quaresima, ad intensificare la preghiera per la nostra Chiesa bella, santa e peccatrice, sempre bisognosa di conversione e di purificazione. La Diocesi, per quanto di competenza è già impegnata a fare chiarezza sulla vicenda e prenderà seri e opportuni provvedimenti canonici nei confronti di quanti hanno dato pubblico scandalo'.

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