Lamezia Terme – Era già stato denunciato per estorsione continuata a danno di 12 dei suoi dipendenti. Ora il gruppo della guardia di finanza di Lamezia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.i.p Carlo Fontanazza su richiesta del sostituto procuratore Santo Melidona, nei confronti dell' imprenditore Beniamino Scalzo, residente a Conflenti.
L’operazione delle fiamme gialle guidate dal comandante Fabio Bianco ed eseguite dal Nucleo Mobile sono emerse al termine di attività info - investigative sul sistema retributivo adottato dall’imprenditore che opera nel settore dei trasporti. Le indagini hanno infatti permesso di far luce su un più vasto fenomeno di sfruttamento dei dipendenti, attuato nel corso degli anni in modo sistematico. In particolare, i finanzieri hanno scoperto che almeno dal 1998 l’imprenditore ha costretto sistematicamente i dipendenti, con l’implicita minaccia del licenziamento, ad accettare gravose condizioni di lavoro, prestando la propria attività per sette - otto ore al giorno, a fronte di un contratto part-time in base al quale venivano retribuiti per sole quattro o cinque ore giornaliere.
Le indagini, nonostante la ritrosia di quasi tutte le vittime nel riferire agli investigatori le reali condizioni lavorative per il timore di essere licenziate, hanno comunque consentito di verificare la reale estensione del tale da rappresentare una “sostanziale fonte di arricchimento per l’imprenditore”. L’attività svolta dalla guardia di finanza ha fatto infine emergere come l’imprenditore sfruttava i propri dipendenti nell’ambito di un’attività appaltata presso un ente pubblico per il quale eseguiva trasporti in ambito provinciale. Le vittime, infatti, sono tutti lavoratori residenti della provincia di Vibo Valentia e nella zona ionica del catanzarese.
L'indagato è stato già interrogato dal Gip Fontanazza ma si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Dal canto suo, il Gip ha poi confermato la misura degli arresti domiciliari. Il fenomeno del "racket dello stipendio" non è nuovo alle cronache cittadine e nazionali. C'è da dire, però, che dopo le recenti operazioni della guardia di finanza in tal senso, sono diversi i lavoratori che hanno iniziato a segnalare ed a denunciare questa situazione di vessazione lavorativa.
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