Attentato terroristico a Barcellona, due italiani tra le vittime

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Barcellona – Un incubo che sembra ripetersi a distanza di mesi. Un furgone nel pomeriggio di giovedì 17 agosto è piombato sui pedoni che affollavano la Rambla, nel cuore di Barcellona. E' di 13 persone morte, tra cui anche due italiani, e un centinaio di feriti il bilancio dell'attacco terroristico rivendicato dall’Isis qualche ora dopo, attraverso la sua 'agenzia' Amaq, definendo gli attentatori "soldati dello Stato islamico". Alla guida del furgone, un giovanissimo: si tratta del 18enne Moussa Oukabir, che è ancora in fuga mentre tre dei suoi presunti complici sono stati arrestati. Altri cinque terroristi sono stati invece uccisi a Cambrils, una cittadina balneare a 120 km a sud di Barcellona, durante un secondo attacco, ed erano in attesa di progettarne un terzo.

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Intanto la Farnesina è al lavoro per accertare il coinvolgimento di connazionali nell'attentato: tanti gli italiani che vivono o lavorano nella città catalana e tantissimi quelli che decidono di visitarla, soprattutto in questo periodo. Una delle due vittime italiane è Bruno Gulotta, esperto informatico di Legnano che, come ha riferito il titolare della società per cui lavorava, aveva appena fatto in tempo a mettere in salvo i figli prima di essere ucciso. è stata la moglie di Gulotta a raccontare come è andata: “Si è messo davanti ai figli, ed è stato travolto". Ancora non è stato reso noto il nome della seconda vittima italiana mentre sono tre i nostri connazionali rimasti feriti, due dei quali già dimessi dall'ospedale.

Intanto, il governo catalano ha deciso tre giorni di lutto nazionale e sono migliaia i cittadini che si sono riuniti attorno a Re Felipe VI, al premier Mariano Rajoy e al presidente catalano Carles Puigdemont in Plaza Catalunya, cuore di Barcellona, per un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell'attentato di ieri. Dopo il minuto di silenzio la folla si è sciolta in un lungo applauso, fra grida di "No Tengo Miedo", "Non ho paura".

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