Blitz antidroga dei carabinieri a Roma, 13 arresti: disarticolata banda guidata da 55enne calabrese

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Roma  - Blitz antidroga dei carabinieri del comando provinciale di Roma che stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Roma, nei confronti di 13 persone (tra cui una donna), appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di droga nel quartiere della Borghesiana. L’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Frascati, coordinata dalla Dda della Capitale, ha permesso di accertare l’esistenza di un’importante piazza di spaccio, capeggiata da un soggetto di origine calabrese, ma residente a Roma da diversi anni, organizzata in turni di lavoro con vedette, e capace di assicurare la fornitura della cocaina nel corso delle 24 ore grazie alla continua presenza di pusher che, previo contatto telefonico, assicuravano la consegna della droga. Perquisizioni sono tuttora in corso con il coinvolgimento di circa 100 carabinieri, coadiuvati da unità cinofile e da un elicottero dell’Arma. L'operazione di oggi arriva dopo i 16 arresti al Trullo, Monteverde e Montespaccato della scorsa settimana e i 21 arresti a San Basilio di lunedì scorso.

L'operazione è stata condotta alle prime luci dell’alba dai carabinieri del Gruppo di Frascati che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 soggetti (di cui una donna), appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Le indagini sono state condotte dal dicembre 2015 al novembre 2018 dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, ed è emerso che il gruppo nel quartiere Borghesiana era capeggiato da un 55enne, G.E., nipote di un personaggio di spicco della 'ndrina Aquino di Marina di Gioiosa Ionica. L'uomo di origine calabrese, ma residente a Roma da diversi anni, il quale, coadiuvato anche da parenti, era riuscito ad assicurare una forma di controllo capillare all’interno dell’intera borgata. Grazie anche all’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, le indagini hanno consentito di individuare i vari pusher e di fissare le diverse compravendite di cocaina, nonché di individuare il fornitore del gruppo in un 43enne romano, cognato del promotore, residente nel quartiere di Tor Bella Monaca. 

Gli arresti di oggi rappresentano quindi - dice una nota del Comando provinciale dell'Arma - l’epilogo di una lunga e complessa indagine che ha permesso di accertare l’esistenza di un’importante piazza di spaccio, nata oltre dieci anni addietro, organizzata in turni di lavoro con vedette, e capace di assicurare la fornitura della cocaina nel corso delle 24 ore grazie alla continua presenza di pusher che, previo contatto telefonico, assicuravano la consegna della sostanza stupefacente all’interno del quartiere. L’attività investigativa "è stata resa particolarmente difficile dall’asfissiante controllo assicurato dai membri dell’organizzazione pronti a segnalare, di volta in volta, la presenza delle forze dell’ordine all’interno del quartiere". A causa della costante presenza degli investigatori, il gruppo criminale è stato costretto a mutare le diverse modalità di cessione dello stupefacente. Infatti, i pusher, inizialmente consegnavano lo stupefacente all’angolo delle strade della borgata o all’interno di un parco pubblico mentre, successivamente, hanno preso in affitto alcuni appartamenti all’interno dei quali venivano fatti convergere gli acquirenti che ricevevano così la droga. I locali, dopo essere stati individuati dal sodalizio, venivano blindati con grate di ferro e fornite di un sofisticato servizio di videosorveglianza, capace di monitorare ogni movimento.

Le indagini hanno consentito di accertare che l'attività di spaccio degli stupefacenti avveniva quotidianamente, per l’interno arco della giornata e senza sosta con oltre 150 episodi giornalieri di spaccio di stupefacente, in particolare cocaina ed hashish; di quantificare un volume di affari dell’organizzazione pari a circa 5.000 euro giornalieri, con punte di 10mila nel fine settimana; di arrestare in flagranza di reato di 10 persone, resisi responsabili della violazione della legge sugli stupefacenti; rinvenire e sequestrare oltre  1 kg di cocaina, 160 gr di hashish e 5 gr di marijuana; di sequestrare 35mila euro in contanti, somma ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio; di deferire in stato di libertà di ulteriori 3 soggetti, per la violazione agli artt.74,73 d.p.r. 309/1990 e 110 codice penale; di segnalare alla Prefettura di Roma, quali assuntori, n. 27 acquirenti. Quella odierna è solo l’ultima delle importanti e recenti attività investigative condotte dai carabinieri e dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, finalizzate alla disarticolazione di consolidati sodalizi criminali che, per anni, hanno gestito il traffico di sostanze stupefacenti nei quartieri della zona sud-est di Roma. Tali operazioni "testimoniano la costante attenzione degli inquirenti sul fenomeno in atto e la capacità investigativa di monitorare, anche nelle fasi successive ad importanti indagini, le evoluzioni dei sodalizi criminali e di individuare, immediatamente, i nuovi vertici, al fine di stroncarne sul nascere qualsiasi tentativo di riorganizzazione". L’operazione di oggi ha visto il coinvolgimento di circa 100 carabinieri, coadiuvati da unità cinofile, da un elicottero dell’Arma e da personale dell’8° Reggimento Carabinieri “Lazio”. 

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