Braccianti sfruttati per 1 euro all'ora, 6 denunce a Cosenza

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Cassano allo Ionio (Cosenza) - Braccianti agricoli sfruttati per 1 euro all'ora nella raccolta degli agrumi. E' quanto hanno scoperto i militari della Guardia di finanza di Sibari nel corso di controlli per contrastare il fenomeno del caporalato. I finanzieri hanno denunciato 6 persone, di cui quattro italiani, un bulgaro ed un pakistano, per sfruttamento del lavoro ed intermediazione illecita, attuati mediante minaccia, violenza ed intimidazione. Nel corso dei controlli è emerso che i braccianti agricoli, sia italiani che stranieri, venivano impiegati nei campi, per la raccolta degli agrumi, per più di 10 ore al giorno ricevendo un corrispettivo di 1 euro all'ora, senza effettuare alcuna pausa e soprattutto senza riceve alimenti.

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REAZIONI

Coldiretti: bene operazione Gdf, arrivano arance legalità

Per rompere la catena dello sfruttamento, aiutare la ricerca contro il cancro e valorizzare una risorsa importante per il territorio e la salute dei cittadini arrivano le arance della legalita', "10 in condotta". Lo annuncia la Coldiretti che, in occasione dell'importante operazione della Guardia di finanza di Sibari per contrastare il fenomeno del caporalato in Calabria, ha avviato con l'AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) le Arance della Salute - Rendiamo il cancro curabile. Un accordo per consentire la vendita e la distribuzione delle Arance della Calabria raccolte attraverso le strutture di commercializzazione FAI (Firmato Agricoltori Italiani) che rendono possibile un ritorno economico sostenibile per le imprese e una giusta remunerazione dei lavoratori.

"Occorre combattere senza tregua il becero sfruttamento che - sottolinea Coldiretti - colpisce spesso la componente piu' debole dei lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli ed una equa distribuzione del valore. E su questo e' importante l'introduzione nel disegno di legge del governo del principio di corresponsabilita' dal campo allo scaffale nella lotta al caporalato che si alimenta dalle distorsioni lungo la filiera, dalle distribuzione all'industria per arrivare a sottopagare i prodotti nelle campagne fino a 3 centesimi al chilo. Grazie all'accordo tra Coldiretti e con l'AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) il prossimo sabato 30 gennaio in molte piazze italiane - conclude la Coldiretti - sara' possibile acquistare sacchetti di arance della salute della Calabria in particolare della piana di Rosarno - Gioia Tauro per sostenere la ricerca contro i tumori, difendere un prodotto simbolo del Made in Italy ma anche rafforzare i valori sociali e civili e coniugandoli con la giustizia economica".

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