Brogli elettorali alle amministrative 2020 di Reggio Calabria: 5 arresti - I NOMI

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Reggio Calabria - La Polizia ha eseguito un'ordinanza di cautelare a carico di sei persone nell'ambito dell'inchiesta su presunti brogli elettorali in occasione delle elezioni amministrative del settembre 2020 al Comune di Reggio Calabria. In particolare, personale della Digos di Reggio Calabria, coordinato dalla Procura, sta eseguendo l'ordinanza del gip che dispone cinque arresti domiciliari e un provvedimento di sospensione dall'esercizio pubblico. I sei sono indagati, a vario titolo, per alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d'ufficio. I particolari saranno resi noti alle 10:30 in una conferenza stampa on line.

Nuovo arresto per consigliere Castorina

C'è di nuovo il consigliere comunale Antonino Castorina tra le cinque persone arrestate nel secondo troncone dell'inchiesta sui brogli elettorali alle elezioni comunali del 20 e 21 settembre 2020 a Reggio Calabria. Su richiesta del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dei sostituti Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo, il gip Stefania Rachele ha disposto cinque arresti domiciliari e una misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico. Oltre a Castorina, che è pure ex componente del direttivo nazionale del Partito democratico, gli altri indagati fanno parte del suo entourage e c'è anche un funzionario amministrativo. A vario titolo sono accusati di diverse ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d'ufficio. Si tratta dei soggetti avrebbero aiutato il consigliere comunale nel reperire le copie delle tessere elettorali che poi sono state utilizzate per far risultare il voto degli anziani che non si sono mai recati al seggio. L'indagine di oggi è il risultato dei riscontri alle dichiarazioni del presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre assieme a Castorina. Ai pm e al gip che lo hanno sentito durante l'interrogatorio di garanzia, infatti, Giustra ha raccontato come è stato nominato presidente di seggio ma anche che c'era un vero e proprio "accordo con Castorina". Proprio l'esponente politico gli aveva consegnato la nomina direttamente nella sua segreteria il venerdì prima delle elezioni. Una persona incontrata all'interno della segreteria di Castorina, invece, sempre secondo il racconto di Giustra, gli avrebbe dato una lista di nomi di anziani con i rispettivi numeri di duplicati delle tessere elettorali che egli avrebbe dovuto inserire nel registro del seggio.

I NOMI

Nell'inchiesta della Procura di Reggio Calabria su presunti brogli in occasione delle amministrative dello scorso anno nel capoluogo di provincia, è indagato in stato di libertà anche un assessore dell'attuale Giunta comunale. Demetrio Delfino è coinvolto nell'inchiesta in qualità di ex consigliere comunale - poi rieletto e nominato assessore - in relazione alla nomina di Antonino Castorina, avvenuta nel gennaio 2018, a componente della commissione elettorale comunale. Nell'inchiesta è indagato anche il presidente di seggio Carmelo Giustra, già arrestato nel dicembre scorso.

Il Gip ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di:

Antonino Castorina, consigliere comunale del Comune di Reggio Calabria (già per la stessa causa sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dal 14 dicembre 2020), indagato per ulteriori ipotesi di reati elettorali, nonché in concorso per abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico.

Francesco Laganà, consigliere comunale nel comune di Calanna, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Simone D’Aascola indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Fortunato Morelli, giornalista, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Giuseppe Saraceno, scrutatore, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Inoltre, sempre nell’ambito della medesima ordinanza è stata emessa la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio a carico di: Antonino Covani, responsabile, all’epoca dei fatti, del Servizio Elettorale del Comune di Reggio Calabria, indagato per concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico.

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