Calabria: Immigrazione, sbarco di oltre 800 profughi a Reggio. C'è anche cadavere immigrato

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Reggio Calabria - La fregata Aliseo, in arrivo nel porto di Reggio Calabria con 880 profughi a bordo, trasporta anche il cadavere di un immigrato. Lo si è appreso sul molo dello scalo reggino. Del gruppo fanno parte 72 minorenni, 125 donne e 683 uomini di varie nazionalità. Tra gli immigrati ci sono anche tre non vedenti, sei donne incinte e due neonati. Le condizioni di salute complessivamente sono buone anche se sono stati accertati una trentina di casi di scabbia.  Sulla banchina del molo di levante sono state allestite le tende da parte della Protezione civile per la prima accoglienza. Partecipano all'operazione di accoglienza personale dei vigili urbani di Reggio Calabria, della Guardia costiera e della Guardia di finanza, polizia e carabinieri. Degli 880 profughi, il Ministero dell'Interno e le Prefetture hanno disposto che solo in 200 resteranno, ma solo temporaneamente, a Reggio Calabria, mentre il resto è già stato destinato ad altri centri di accoglienza anche fuori regione.

Cadavere recuperato in mare

E' stato recuperato in mare, durante uno degli interventi di soccorso fatti nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia, il cadavere del migrante giunto a Reggio Calabria a bordo della fregata Aliseo. I casi accertati di scabbia, secondo i dati aggiornati dopo i controlli fatti direttamente a bordo, sono 42. Quasi tutti i migranti, una volta identificati, saranno trasferiti in altre regioni. In Calabria ne resteranno 92. Gli altri andranno in Piemonte (150), Lombardia (200), Veneto (250), Liguria (50), Toscana (60) e Umbria (40).

 

Comandante Aliseo, grande tensione salvataggio

"La situazione più grave è stata rappresentata da un motopeschereccio di poco più di 20 metri con a bordo circa 600 esseri umani in balia del mare e senza viveri a 80 miglia al largo delle coste libiche". A raccontare le fasi drammatiche del salvataggio in mare è stato il comandante della fregata Aliseo della Marina militare, cap. Mario Carlo Lauria, dopo l'attracco al porto di Crotone con oltre 800 migranti a bordo. "Appena ci siamo avvicinati - ha proseguito - lo sforzo più grande, visto che il natante imbarcava acqua, è stato quello di tranquillizzarli, rassicurandoli che li avremmo portati tutti a bordo. Sono stati momenti, ovviamente, di grande tensione ma siamo comunque riusciti a trasbordarli ed abbiamo anche recuperato il cadavere di un uomo deceduto per cause cardiocircolatorie". "Anche se non è tra i compiti principali della Marina - ha sostenuto ancora l'ufficiale - considero un onore, per me ed il mio equipaggio, avere operato in maniera tale da poter salvaguardare la vita di centinaia di persone tra cui due gemellini nati da pochissimo tempo". Al termine delle operazioni di sbarco e bunkeraggio, la fregata riprenderà il mare per continuare il pattugliamento nel Canale di Sicilia.

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