Calabria: Operazione Tramonto, arrestate sei persone tra cui due pubblici ufficiali

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San Ferdinando - I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria su richiesta della Dia nell’ambito dell'operazione, denominata Tramonto, hanno arrestato sei persone tra questi anche il comandante e un agente della polizia municipale di San Ferdinando. L’operazione riguarda la cosca di ‘ndrangheta Bellocco e i reati contestati nel provvedimento restrittivo variano dall'estorsione continuata, intestazione fittizia di beni, concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, al concorso in favoreggiamento, aggravati dal metodo mafioso. In particolare, i due vigili avrebbero agevolato la cosca Bellocco nell'intestazione fittizia del bar "Blu marine".

L’attività d’indagine, avviata nel febbraio 2012, rientra in un’ampia manovra investigativa dei Carabinieri, condivisa e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti delle cosche di ‘ndrangheta operanti nel territorio della città di Rosarno e che il 28.03.2013 aveva già portato all’esecuzione di altre 7 misure cautelari in carcere ed al sequestro di beni immobili per un importo di circa 800.000 euro. L’operazione di oggi, infatti, rappresenta l'ennesima "continuazione investigativa" compiuta dai Carabinieri coordinati dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria, in ordine alla persistenza e al consolidamento della cosca "Bellocco", imperante nelle locali zone tirreniche di Rosarno, San Ferdinando e zone limitrofe.

Passando all’analisi i reati contestati, è stato accertato che Antonio Bellocco, per il tramite e con il contributo di Aneta Brewczynska, dopo aver di fatto acquisito da Giuseppe Cotroneo (anch’egli arrestato il 28.03.2013) la titolarità del bar “Blu Marine” di San Ferdinando, in seguito all’arresto di quest’ultimo per altra causa, attribuiva fittiziamente alla donna la titolarità dell’esercizio commerciale, al fine di eludere la vigente normativa in tema di misure di prevenzione patrimoniali. Sempre per la vicenda della fittizia intestazione del bar “Blu Marine”, sono stati arrestati il comandante dei Vigili Urbani ed un agente, nipote della Spanò di San Ferdinando i quali, pur essendo a conoscenza del reato omettevano di denunciarlo alle autorità competenti violando così la legge mentre invece procuravano un ingiusto vantaggio a Domenico Bellocco e Aneta Brewczynska.

In particolare, è stato accertato che il 29 gennaio 2013, a seguito dell’arresto per altre cause di Giuseppe Cotroneo, il comandante della Polizia Municipale di San Ferdinando, Vito Stucci, aveva emesso un provvedimento per la chiusura del bar “Blu Marine” di San Ferdinando. Il successivo 24 febbraio, Domenico Bellocco, titolare “di fatto” dell’esercizio pubblico, con il contributo di Aneta Brewczynska, apriva nuovamente il bar, intestandolo a quest’ultima al fine di eludere nuovamente le vigenti normative in materia di misure di prevenzione patrimoniale. Le indagini hanno consentito, infatti, di dimostrare che, con tale condotta, i due vigili urbani intendevano favorire Domenico Bellocco e Aneta Brewczynska, affinché i carabinieri non scoprissero la fittizia intestazione del locale. Aurora Spanò, Domenico Bellocco e Antonio Bellocco risultano, infine, indagati per il reato di estorsione aggravata, per aver consumato, in più occasioni, pranzi e cene ed aver addirittura organizzato un banchetto (dell’importo di euro 2.860) presso un noto ristorante di San Ferdinando, costringendo poi il titolare, attraverso minacce ed avvalendosi della forza di intimidazione derivante dalla loro appartenenza alla ‘ndrangheta, a non pretenderne il pagamento.

 

Gli arrestati

Aurora Spanò, di 66 anni, ritenuta unitamente al marito Giulio Bellocco, a capo della cosca Bellocco di San Ferdinando;

Antonio Bellocco, detto “Totò”, di 25 anni, detenuto, figlio di Aurora Spanò;

Domenico Bellocco, di 32 anni, detenuto, figlio di Aurora Spanò;

Aneta Brewczynska, di 38 anni, compagna di Domenico Bellocco;

Giuseppe Stucci, detto “Vito”, di 59 anni, comandante della polizia municipale di San Ferdinando;

Giuseppe Spanò, detto “Pino”, di 44 anni, agente della polizia municipale di San Ferdinando nipote di Aurora Spanò

 

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