Calcioscommesse: alcuni indagati chiedono interrogatori

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Catanzaro - Sono a un passo da ulteriori sviluppi gli investigatori catanzaresi impegnati nell'inchiesta denominata "Dirty soccer", su un presunto giro di partite truccate nell'ambito del campionato di Lega Pro e Serie D, che nei giorni scorsi ha portato la Procura distrettuale antimafia del capoluogo calabrese ad emettere un provvedimento di fermo a carico di 50 persone, mentre altre 26 sono state indagate a piede libero. Infatti, dopo i nuovi importanti elementi acquisiti nel corso dell'interrogatorio di alcuni dei fermati che hanno avuto un comportamento ampiamente collaborativo, adesso anche alcune delle 26 persone raggiunte da avviso di garanzia ma non destinatarie del fermo hanno chiesto di essere sentite dal sostituto procuratore Elio Romano, titolare delle indagini condotte dalla Squadra mobile e dallo Sco della Polizia di Stato.

Gli indagati non fermati, in particolare, sono: anzitutto il lametino Pietro Iannazzo, presunto dominus dell'associazione criminale delineata dagli investigatori, "operante a livello nazionale, finalizzata alla commissione dei suddetti delitti diretti ad influire ed alterare, nel campionato di calcio di Lega Nazionale Dilettanti (LND)- Serie D, il naturale esito delle partite medesime", che era stato gia' raggiunto dal precedente provvedimento cautelare emesso nell'ambito dell'inchiesta antimafia da cui poi ha preso le mosse l'indagine sul "calcio sporco", e proprio per questo, nonostante la gravita' delle accuse a suo carico, non compare fra i 50 per i quali e' stato emesso il fermo. E poi ancora Claudio Arpaia, presidente della Vigor Lamezia; Armando Ortoli, direttore sportivo del Catanzaro; Pasquale Lo Giudice, direttore sportivo; Domenico Giampa', calciatore del Catanzaro; Eugenio Ascari, procuratore sportivo e agente FIFA; Gimmi Annis, uomo di fiducia degli arrestati Carluccio e Solazzo; Dennis Patrick Bingham, amministratore unico A.C. Monza Brianza 1912; Domenico Capitani, presidente della Torres; William Carotenuto, calciatore del San Severo; Francesco Massimo Costantino, ex allenatore della Torres e della Vigor; Arturo Di Napoli, allenatore del Vittoriosa Stars (Malta) ex Salernitana; Garaffoni Mirko, calciatore della Maceratese; Luciano Ariel Pignatta, calciatore del Sorrento; Daniele Piraino, procuratore sportivo; Mauro Ruga, procuratore sportivo; Giuseppe Sampino, procuratore sportivo; Massimiliano Solidoro, ex collaboratore tecnico del Savona; Paolo Somma, direttore sportivo del Sorrento calcio;

il giocatore Fabio Caserta; e poi Claudio Lippi, Andrea Bagnoli, Abdelaye Balde, Luigi Condo', Giuseppe Perpignano, Salvatore Casapulla. Nei prossimi giorni si terranno gli interrogatori dai quali, ritengono gli inquirenti, dovrebbero giungere nuovi importanti elementi utili alle indagini. Indagini che sono ancora ampiamente in corso e che gia' hanno portato ad una seconda tranche di "Dirty soccer", nella quale sono indagate circa quindici persone e sono finite sotto la lente degli investigatori altre squadre oltre a quelle gia' venute alla ribalta delle cronache con l'esecuzione dei fermi, e altre partite sospette. Il piu' assoluto riserbo vige ancora sugli sviluppi di questo filone dell'inchiesta nell'ambito della quale, infatti, gli indagati non sono ancora stati raggiunti da avviso di garanzia.

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