Operazione “Gramigna”: i Casamonica e i rapporti con la ‘ndrangheta, arresti tra Roma e la Calabria

carabinieri-roma_casamonica.jpg

Roma - Un gruppo strutturato, fortemente unito per i legami di sangue tra gli affiliati, ormai in grado di stabilire solide unioni con le famiglie più influenti della 'ndrangheta calabrese, come quelle di San Luca. È il profilo del clan Casamonica disegnato dal procuratore aggiunto della Dda di Roma Michele Prestipino, fatto in conferenza stampa a Roma per spiegare i dettagli delloperazione "Gramigna", con la quale è stato dato un colpo al "clan Casamonica". 

È di 31 arresti e sei persone al momento ricercate il bilancio di una maxi operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma nei confronti di persone accusate di avere costituito e preso parte all'associazione mafiosa denominata "clan Casamonica". Per gli inquirenti il ruolo apicale di promotore è ricoperto da Giuseppe Casamonica, recentemente uscito dal carcere dopo circa 10 anni di detenzione. Tra le persone arrestate, ci sarebbe anche un affiliato al clan degli Strangio.

Secondo quanto ricostruito, i Casamonica avrebbero avuto una 'roccaforte' nella zona di Porta Furba, non lontano dall'inizio della via Appia Antica, e ramificazioni nelle periferie difficili del Tuscolano come Romanina e Tor Vergata e poi nel litorale di Ostia. Una banda, secondo il profilo stilato dagli inquirenti, di difficile penetrazione per gli inquirenti vista anche la lingua che utilizza, un dialetto Sinti che non molti sono in grado di interpretare.

L’operazione “Gramigna”, ha visto impegnati 250 carabinieri del Comando provinciale di Roma, con l'ausilio di unità cinofile, un elicottero dell'Arma e del personale dell'8° Reggimento Lazio, che hanno eseguito tra la Capitale e le provincie di Reggio Calabria e Cosenza 37 misure cautelari in carcere, emesse dal gip di Roma su richiesta della locale Dda.

Gli arrestati sono anche ritenuti responsabili, in concorso fra loro e con ruoli diversi, di aver costituito un'organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, usura, concessione illecita di finanziamenti ed altro, tutti commessi con l'aggravante del metodo mafioso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA