Condanna Lucano, ascesa e caduta del modello Riace – Reazioni

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Locri (Reggio Calabria) - Il riconoscimento della rivista americana “Fortune”, che lo inserì tra le cinquanta personalità più influenti al mondo; il documentario del regista "Wim Venders" sulla sua esperienza di sindaco dell'accoglienza; il sostegno di politici e intellettuali, poi l'arresto nell'ambito dell'inchiesta della procura di Locri che il 2 ottobre del 2018 travolse il suo “modello” Riace, famoso in tutto il mondo per l'accoglienza ai migranti, ora la pesante condanna a 13 anni e 11 mesi di carcere inflittagli dal Tribunale di Locri. Non è più sindaco, ma il suo nome continua a suscitare passioni contrastanti: quelle di chi lo innalza a icona della solidarietà e quelle di chi lo vede come simbolo di un'accoglienza indiscriminata che minaccia il Paese. 

Sindaco di Riace oggi è Antonino Trifoli, sostenuto anche dalla Lega, mentre l'ex primo cittadino, a cui la magistratura aveva imposto il divieto di dimora dopo l'inchiesta "Xenia" che lo aveva portato ai domiciliari per presunte irregolarità nella gestione dei fondi destinati all'accoglienza, oltre che per violazioni alle leggi sull'immigrazione attraverso la celebrazione di matrimoni che sarebbero stati combinati al solo fine di far ottenere agli interessati il diritto di restare in Italia, alle elezioni successive al suo arresto non era stato neanche eletto consigliere comunale. Lucano, peraltro, è candidato alle regionali che si terranno il 3 e 4 ottobre prossimi, capolista con “Un’altra Calabria è possibile” in tutte e tre le circoscrizioni calabresi, a sostegno della candidatura di Luigi de Magistris alla presidenza.

REAZIONI

Orfini: “13 anni a Lucano cosa abnorme”

"Per carità, leggeremo le motivazioni della sentenza e cercheremo di capire. Ma 13 anni a Mimmo Lucano a me paiono decisamente una cosa abnorme": lo scrive su Twitter Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico.

Migliore: “Condanna a Lucano è abnorme” 

"La abnorme condanna di Mimmo Lucano è tanto grande quanto inattesa. Resto convinto della buona fede e dell'operato positivo di Lucano e confido che i successivi grado di giudizio possano dargli ragione". Lo dichiara il deputato di Italia Viva Gennaro Migliore.

Fratoianni: “Condanna Lucano ha dell'incredibile” 

"13 anni a Mimmo Lucano. Una condanna così non l'abbiamo vista nemmeno per i peggiori criminali in Italia. Mimmo non ha rubato un centesimo, non si è arricchito, non ha fatto del male, non ha sfruttato. Sono fatti. Fatti che emergono dal processo". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Davvero siamo all'incredibile. - prosegue il leader di SI - Davvero viene da chiedersi se questo sia compiutamente un Paese democratico." "Mimmo ha tutto il nostro sostegno. - conclude Fratoianni - Ora più che mai. Tre giorni fa ero con lui, oggi gli rinnovo il mio abbraccio."

Salvini: “Sinistra va a caccia di gay, candida condannati”

"Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere!". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini commentando la condanna a Mimmo Lucano.

Meloni: “No a speculazioni della falsa accoglienza” 

"L'immigrazione clandestina rappresenta un'importante fonte di guadagno per i trafficanti di esseri umani. Adesso, a confermarlo, è anche il Commissario agli Affari Interni della Ue. Fratelli d'Italia denuncia da sempre la speculazione che ruota attorno a questa falsa e ipocrita accoglienza. Continuo a ribadirlo: il blocco navale è l'unico modo per fermare gli sbarchi ed il business degli scafisti, ponendo fine ad un'ignobile mangiatoia". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

Gasparri: “Chiederò conto spese per fiction su Lucano” 

"Ovviamente vale per Lucano quello che vale per qualsiasi cittadino e quindi soltanto un giudizio definitivo stabilirà se colpevole o innocente. Nel leggere della sua condanna a 13 anni però ritengo che si dovrebbero cacciare tutti quelli che in Rai hanno realizzato una fiction su di lui prima ancora di conoscere l'epilogo delle vicende giudiziarie. È una vergogna che la Rai abbia sprecato dei soldi per fare una fiction intempestiva. Meglio farle su Churchill, su Garibaldi o su personaggi la cui vicenda storica è comunque conclusa. Quando ci sarà l'audizione in Vigilanza chiederò conto e ragione agli attuali vertici della Rai di quelle spese fatte da altri dirigenti in altre fasi per sapere chi c'è ancora in Rai e a che ora sarà cacciato per quella scelta dissennata e vergognosa". Così il senatore Maurizio Gasparri componente della Commissione di vigilanza Rai.

Mirabelli (Pd): “Sentenza sembra sproporzionata” 

"Come sempre attendiamo le motivazioni della sentenza, ma la condanna a 13 anni di carcere per Mimmo Lucano appare sproporzionata rispetto agli addebiti e alle stesse richieste della procura. La soddisfazione con cui Salvini ha accolto la notizia dimostra solo che il caso Morisi non gli ha insegnato nulla, continua ad accanirsi sulle persone che considera nemiche senza quel rispetto che giustamente chiede per sé e i suoi amici". Così il vice presidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli. 

De Magistris: "Lucano uomo giusto, alla fine sarà assolto"

"Per me Mimmo Lucano è un uomo giusto, un simbolo di umanità e di fratellanza universale. Non si è mai girato dall’altra parte di fronte alla richiesta di vita di esseri umani diversi". E' il commento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistrs, alla sentenza di primo grado  del Tribunale di Locri che ha inflitto una pesante condanna all'ex sindaco di Riace. Lucano è candidato al Consiglio regionale della Calabria in una lista che sostiene de Magistris.

"Conoscevo Riace - dice il sindaco di Napoli -  prima di Lucano ed era un borgo desertificato, con Lucano era divenuto un Paese ricco di energie, di economia circolare e di comunità viva. Con il post Lucano nuovamente abbandono e spopolamento. Per me Lucano - aggiunge - è l’antitesi del crimine. Non è certo un cultore del diritto amministrativo, avrà pure commesso delle irregolarità ed illegittimità, ma sono convinto che alla fine del suo calvario verrà assolto perché ha agito per il bene e mai per il male. Si deve avere fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Certo in una terra in cui pezzi significativi di politica e pezzi deviati delle istituzioni si sono mangiati tutto, tanto che mancano i diritti all’acqua, allo smaltimento dei rifiuti, alla depurazione, alla sanità pubblica e alla cura delle persone, al lavoro, alle infrastrutture materiali e digitali, alla mobilità, ai finanziamenti per lo sviluppo, alla cura delle fragilità e all’istruzione, con una emigrazione giovanile impressionante, vedere che il problema di questa regione sul piano giudiziario è Mimmo Lucano fa male al cuore e alla testa. Ma la storia dell’umanità - continua - insegna che non sempre la giustizia coincide con la legalità. Mimmo non devi mollare perché sei un uomo buono e giusto e il popolo ti vuole bene. Ora mi voglio assumere la responsabilità di guidare la Calabria affinché con la volontà del popolo sovrano la giustizia e i diritti possano trionfare".

Spirlì: "La Calabria non sentirà la mancanza di Lucano"

"Un'altra Calabria è possibile, siamo d'accordo, ma non è quella che vede Mimmo Lucano, condannato a 13 anni e due mesi di reclusione nell'ambito del processo “Xenia”, capolista in tutte e tre le circoscrizioni calabresi a sostegno di quel de Magistris che cerca di dare lezioni di etica e morale, scegliendo come compagno di viaggio un truffatore, componente di un'associazione a delinquere e favoreggiatore dell'immigrazione clandestina. Lo dicono i giudici e, dunque, non è un pettegolezzo da cortile". Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, esponente della Lega,  commenta la sentenza del processo “Xenia” sugli illeciti nella gestione dei migranti a Riace. 

"La Calabria non sentirà la mancanza del condannato Lucano e non ne patirà l'assenza dalla gestione della cosa pubblica. È anzi doveroso – aggiunge Spirlì – che l'uomo che per anni è stato il beniamino di tutto il Pd e di tutta la sinistra sinistra, e per il quale la Rai, sempre di sinistra, aveva addirittura prodotto, a suon di milioni di euro, una fiction inutile la quale, ora più che mai, sarà materiale da buttare nel cesso, si ritiri immediatamente dalla contesa elettorale. Vergogna sia – continua – per chi lo ha benedetto e inserito, con una leggerezza ingiustificabile, tra i “candidi” da schierare a tutela dei diritti e del benessere dei cittadini calabresi. Non è assolutamente possibile restare silenziosi, diventando complici di più reati che, automaticamente, escludono un candidato dalla possibilità di diventare rappresentante di una Calabria che pretende rispetto delle leggi e correttezza umana. E visto che de Magistris ha puntato tutto su Lucano, difendendolo pubblicamente e a spada tratta, forse oggi, anzi, ora, farebbe meglio a ritirarsi anche lui. La Calabria  - conclude - non sentirebbe nemmeno la sua, di mancanza".

Emergency: "Vicini a Lucano, fiduciosi si farà chiarezza"

“In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Mimmo Lucano per il verdetto che lo colpisce così duramente. Abbiamo conosciuto l’esperimento di Riace e facciamo fatica a pensare che potesse essere altro che un modello di accoglienza che ha parlato al mondo di un’integrazione possibile e concreta. Aspettiamo che si concludano i tre gradi di giudizio e siamo fiduciosi che possano fare chiarezza sulla buona fede del suo operato e della sua persona". Così Emergency commenta la notizia della condanna a tredici anni e due mesi di carcere decisa dal tribunale di Locri per Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace.

Romeo: "Solo Salvini contro mangiatoia finta accoglienza"

"L'ex sindaco di Riace condannato a più di 13 anni perché guadagnava sulla gestione dei migranti. Il doppio di quanto chiesto dalla pubblica accusa. Ora si capisce perché personaggi come Lucano e molti finti benpensanti di sinistra continuano a volere sbarchi su sbarchi e odiano Matteo Salvini, l'unico che è riuscito a bloccare il loro business. Alla faccia della tanto millantata accoglienza, oggi la giustizia ha fatto emergere il vero volto di chi fa soldi sulla pelle altrui". Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato.

Smeriglio: "Condanna abnorme a Lucano,gli siamo vicini"

"È arrivata la condanna più pesante, nel primo grado di giudizio, per Mimmo Lucano. 13 anni e 2 mesi di carcere nell'ambito dell'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La condanna a 13 anni appare abnorme. Leggeremo la sentenza per capire meglio. Mimmo, ne sono certo, continuerà a difendersi nel processo e noi saremo al suo fianco. Nel mentre abbiamo l'obbligo di dimostrargli tutta la nostra vicinanza e solidarietà, oggi più che mai". Così in una nota Massimiliano Smeriglio, europarlamentare S&D.

Locatelli (Lega): "Esiste un sistema criminale"

"La condanna di Mimmo Lucano certifica quanto abbiamo sempre sospettato, ovvero l'esistenza di un sistema criminale dietro a quello che era stato definito 'il paese dell'accoglienza'. Oggi la Giustizia riconosce che dietro alla narrazione di bontà e solidarietà da parte di una certa sinistra, si celavano interessi di natura economica e politica. Ecco perché c'è chi vuole gli sbarchi in Italia a tutti i costi. Questo è ciò che abbiamo sempre sospettato, in primis noi sindaci, costretti a fronteggiare l'incapacità della sinistra nella gestione dell'accoglienza". Così in una nota Stefano Locatelli, responsabile Enti locali della Lega.

Oliverio: "Attonito, sentenza non cancella esperienza"

"Difronte alla gravità della sentenza nei confronti di Mimmo Lucano, rimango attonito ed incredulo. Conosco Mimmo e la storia di Riace che ho sempre condiviso e sostenuto per i valori dell'accoglienza e della solidarietà che hanno ispirato e dato vita ad un modello straordinario, non a caso riconosciuto ed apprezzato anche a livello mondiale. Un'esperienza che non può essere cancellata da una sentenza di condanna che appare spropositata. Una vicenda giudiziaria che, mi auguro e sono sicuro, sarà chiarita nei successivi gradi di giudizio per restituire a Mimmo Lucano ed al Modello Riace la dignità che meritano. A Mimmo a cui sono legato da sincera amicizia, che ho sentito telefonicamente, rinnovo la mia vicinanza, stima ed affetto". Lo afferma in una nota Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria e candidato alla presidenza nelle consultazioni del 3 e 4 ottobre.

Amalia Bruni: "Non commento le sentenze. Dispiaciuta dal punto di vista umano"

Amalia Bruni, candidata per il Centrosinistra alla guida della Regione interviene sul caso di Mimmo Lucano: “Le sentenze non si commentano, si rispettano. Dispiaciuta dal punto di vista umano, non smetta di combattere”.

Legambiente: "Sentenza inaudita e assurda"

"Il Tribunale di Locri, presieduto dal giudice Fulvio Accurso, al termine del dibattimento di un lungo e controverso processo ha ritenuto Domenico Lucano, ex sindaco di Riace, responsabile di quasi di tutti i reati per i quali è stato indagato condannandolo a 13 anni e due mesi di reclusione ed al risarcimento di diverse centinaia di migliaia di euro per presunti reati legati al modello di accoglienza. Legambiente ha raccontato, negli anni scorsi, l’esperienza positiva di Riace e di altri paesi calabresi anche nella presentazione del dossier dal titolo “L’accoglienza che fa bene all’Italia” raccontando la bellezza dell’ecologia umana, inscindibile dalla tutela ambientale, così essenziale in una società sempre più fragile e sfilacciata, attraversata da una crisi ecologica e climatica senza precedenti che si tramuta in fonte di ingiustizia" è quanto si lgge in una nota di Legambiente.

“La sentenza di condanna di primo grado arrivata oggi all’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ci lascia alquanto attoniti – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – Si tratta di una sentenza davvero assurda e inaudita. Esprimiamo a Mimmo Lucano tutta la nostra solidarietà e restiamo convinti che il modello Riace sia un esempio di accoglienza, integrazione e inclusione sociale, solidarietà e rigenerazione territoriale da difendere e che dovrebbe essere replicato. Il nostro auspicio è che questa brutta vicenda giudiziaria sia chiarita al più presto nei successivi gradi di giudizio”.

“Con il dovuto rispetto dovuto alle sentenze ed alla magistratura” - commenta Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria - non possiamo che constatare che, anche se la responsabilità penale è personale, questo è un processo che, in qualche modo, travalica l’uomo, con i suoi eventuali errori, ed include un intero modello quello del paese Riace, un esempio di accoglienza ed integrazione dei migranti in un piccolo borgo spopolato ed in una regione devastata da logiche mafiose. Un modello che ha fatto conoscere ed apprezzare la Calabria in tutto il mondo. Speriamo che per questo modello, antitetico ai tempi bui che stiamo vivendo, ci sia speranza di rinascere e che Domenico Lucano, sorretto dalla presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva, avrà modo di dimostrare la sua estraneità alle accuse”.

Giannuzzi: "Calabria aspettava l’assoluzione di Mimmo Lucano"

"La Calabria aspettava l’assoluzione di Mimmo Lucano, un uomo che ha dimostrato a tutti e a tutto il mondo quanto quella Calabria ultima regione d’Europa fosse pronta a tendere la mano al più debole, donandogli il sogno di una vita diversa, facendogli sentire di non essere solo ma di aver trovato un grande famiglia. Riace, piccolo borgo, è divenuto l’emblema dell’accoglienza, simbolo dell’umanità, dell’integrazione piena di colori e di sorrisi. Crediamo in Riace, ma soprattutto in Lucano!" è quanto afferma Innoncenza Giannuzzi Candidata al Consiglio Regionale con Oliverio Presidente Circoscrizione Centro.

Molteni (Lega): "Fallito modello integrazione sinistra"

"Non commento mai le sentenze, che rispetto, in particolare quelle non definitive. La vicenda conferma però il fallimento delle politiche di ospitalità e di integrazione della sinistra che considerava Riace un modello di accoglienza. La risposta a questo fallimentare sistema di gestione dell'immigrazione furono i decreti sicurezza di Salvini, che rivendico. Strumenti nati per arginare una immigrazione senza regole e una presunta integrazione che non ha tutelato e reinserito i veri profughi ma semplicemente alimentato un sistema di accoglienza che ha arricchito pochi e non tutelato i bisognosi. I decreti Salvini sono stati uno strumento per ridurre sbarchi, per evitare invisibili, fantasmi e marginalizzati sui territori e contenere i costi della finta accoglienza. Cancellarli è stato un errore. Oggi con quasi 47 mila sbarchi rischiamo di tornare a quella stagione che ha rappresentato un problema per gli italiani e per i veri titolari di protezione internazionale". Così in una nota Nicola Molteni, Deputato e Sottosegretario al Ministero dell'Interno.

Boldrini: "Vicina a Mimmo per condanna abnorme"

"Conosco Mimmo da anni e ho apprezzato il suo impegno nel fare di Riace un luogo di rinascita e accoglienza. A Mimmo Lucano esprimo la mia vicinanza per una condanna abnorme. Sono sicura che nei gradi successivi di giudizio emergerà la verità". Così su Twitter Laura Boldrini, deputata del Pd.

Miraglia (Arci): "La consideriamo una sentenza vergognosa"

"Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza che tuttavia consideriamo una sentenza vergognosa, l'ennesimo attacco al mondo della solidarietà e a chi promuove diritti contro il razzismo dilagante. Un aiuto alle destre xenofobe a pochi giorni dalle elezioni". A sostenerlo è Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione dell'Arci commentando la notizia della condanna a tredici anni e due mesi di carcere decisa dal Tribunale di Locri per Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace. "Oltre a esprimere solidarietà a Lucano - aggiunge - ci chiediamo come mai nel febbraio del 2019 la Cassazione ha annullato il divieto di dimora per Lucano perché non c'erano indizi di comportamenti fraudolenti; ci chiediamo anche come è possibile che per gli illeciti amministrativi sia il Tar calabrese che il Consiglio di stato abbiano ritenuto legittimo il comportamento di Lucano e adesso la sentenza del tribunale di Locri arriva a condannare Lucano per associazione a delinquere, accusa che non è stata riconosciuta a quelli di Mafia Capitale!".

Da senatori e deputati appello solidarietà per Lucano

"Domenico Lucano, ex sindaco di Riace è stato condannato a 13 anni di carcere. Una condanna così ad un sindaco non ha colpito nemmeno i peggiori criminali in Italia. Mimmo non ha rubato un centesimo, non si è arricchito, non ha fatto del male, non ha sfruttato e questi sono i fatti che tutti conoscono bene! Fatti che emergono con innegabile chiarezza dal processo. C'è ancora da leggere bene la sentenza anche se secondo il quotidiano La Repubblica, Mimmo avrebbe la responsabilità di aver messo in piedi un sistema di accoglienza con la finalità di riceverne un inspiegabile vantaggio politico. Una condanna abnorme che ci pare incredibile. Certi che i futuri gradi di giudizio restituiranno piena dignità a Mimmo e alla sua storia gli rinnoviamo tutto il nostro sostegno". E' quanto si legge in un appello di solidarietà di deputati, senatori e europarlamentari a favore di Mimmo Lucano. L'appello porta le firme di Pietro Bartolo, Laura Boldrini, Loredana De Petris, Yana Ehm, Elena Fattori, Nicola Fratoianni, Chiara Gribaudo, Francesco Laforgia, Virginia La Mura, Pierfrancesco Majorino, Gennaro Migliore, Rossella Muroni, Paola Nugnes, Matteo Orfini, Erasmo Palazzotto, Giuditta Pini, Fausto Raciti, Sandro Ruotolo, Doriana Sarli, Massimiliano Smeriglio, Simona Suriano, Giorgio Trizzino, Massimo Ungaro, Michele Usuelli, Francesco Verducci.

Anpi: "Sconvolti per condanna Mimmo Lucano"

"Siamo sconvolti per la condanna di Mimmo Lucano, cui inviamo solidarietà e vicinanza. Un Sindaco che per sensibilità personale e dovere costituzionale ha fatto dell'accoglienza e dell'integrazione la marca del suo impegno. Attendiamo com'è doveroso di leggere la sentenza. È però evidente che la condanna abnorme contraddice radicalmente la vicenda di un uomo che ha sempre aiutato gli ultimi e non si è mai arricchito". Lo afferma, in una nota, il presidente dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, Gianfranco Pagliarulo. "Ribadendo la fiducia nella magistratura e sottolineando la presunzione d'innocenza fino alla sentenza definitiva - aggiunge Pagliarulo - l'Anpi tutta confida nei successivi gradi di giudizio ed in una positiva risoluzione di questa dolorosissima vicenda giudiziaria".

Lega Calabria: "De Magistris chieda a Lucano di ritirarsi"

"La Calabria merita molto di più e di meglio di Mimmo Lucano e del 'pseudo paladino' a giorni alterni Luigi De Magistris. Le evidenze del sistema di business operato sulla pelle degli immigrati messo in piedi dall'ex sindaco di Riace sono inquietanti. Con che coraggio De Magistris non lo sconfessa? Per il bene della nostra regione davanti a questa brutta vicenda l'ex sindaco di Napoli dovrebbe chiedere a Lucano di ritirarsi dalla corsa". Lo dichiara il commissario della Lega in Calabria Giacomo Francesco Saccomanno.

Letta: "Esterrefatto da sentenza, messaggio terribile"

"Credo che qui si dia un messaggio terribile, pesantissimo, un messaggio che io credo alla fine farà crescere la sfiducia nei confronti della magistratura, sono molto colpito. Quello che è successo è incredibile: il raddoppio rispetto a quanto chiesto dal pm, non so quante volte capita. Io sono esterrefatto per quanto accaduto, esprimo solidarietà e vicinanza". Lo dice, ospite di Porta a Porta in onda questa sera, il segretario del Pd Enrico Letta in merito alla sentenza nei confronti di Mimmo Lucano.

Boccia: "Giù le mani da lucano. Da Salvini e de Magistris cinismo elettorale"

"Esprimo tutta la mia solidarietà a Mimmo Lucano e vicinanza umana. Siamo in uno Stato di diritto e abbiamo il dovere di rispettare le leggi e le istituzioni. Ci saranno il secondo e il terzo grado e Mimmo Lucano si difenderà e noi gli saremo accanto. Ma strumentalizzare la sua vicenda umana per ragioni politiche è cinico e vergognoso. La Calabria vuole il riscatto. La Calabria non vuole più i conflitti che amano e cercano Salvini e De Magistris. Con Amalia Bruni la Calabria avrà un futuro fatto di giustizia sociale, equità, onestà e solidarietà. La sanità sarà finalmente in mani sicure e competenti, quelle che la Calabria merita. Questa terra non merita guerre permanenti e conflitti. Il danno più grave che potremmo fare alla Calabria è trascinarla in polemiche montate ad arte da sciacalli. La destra con la sua doppia morale non ha perso tempo e Salvini è già tornato al lavoro che preferisce: l’odiatore seriale. E non perde occasione, con Spirlì candidato vice presidente, di prendersela con uomini e donne disperate costrette a lasciare la propria terra. A De Magistris diciamo giù le mani da Lucano. Oggi ha bisogno di solidarietà e affetto, non di cinismo politico. Utilizzare il dramma di Mimmo Lucano è irrispettoso per lo stesso Lucano, per la Calabria e per le istituzioni. Con Amalia Bruni parliamo di futuro della comunità calabrese unita". Così Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale, intervenendo ad un'iniziativa elettorale a Cittanova (Reggio Calabria), con la candidata alla presidenza della Regione Calabria, Amalia Bruni.

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