Da Milano a Reggio Calabria per cercare nipote dopo sbarco migranti, nessuna notizia

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Reggio Calabria - Si è precipitato a Reggio Calabria da Milano in cerca del nipote ma non ha avuto sue notizie. Abdelmonaim El Arabi, marocchino che vive da 11 anni in Lombardia, è arrivato in Calabria dove sono sbarcati in 629, sperando di trovare il nipote Abdelrrazak Lamhamdi, di 20 anni, partito nei giorni scorsi dalla Libia a bordo di un barcone. Il ragazzo potrebbe essere approdato in altri porti della Sicilia o della Puglia, dove in questi giorni sono giunte altre navi cariche di profughi. Ma lui non sa nulla. Non ha notizie del nipote e teme il peggio. A Reggio tra i migranti sbarcati Abdelrrazak non c'è. E lui è preoccupato, teme che sia tra le salme recuperate in mare.

Chiede notizie, ma ancora è presto per sapere qualcosa. Da stamattina vaga tra i tendoni del porto alla ricerca di un segnale. Piange, Abelmanaim, non se ne vergogna, e mostra a tutti la foto del nipote. "Non abbiamo - dice - delle notizie certe. Ma sappiamo che è salito in quel barcone. Ho chiesto, e qui non c'è tra i vivi. Potrebbe essere tra gli annegati, ma mi hanno anche detto che potrebbe essere in qualche altro porto. Mio nipote era diplomato. Lavorava in Marocco, ma aveva deciso lo stesso di venire in Italia. Faceva lavorazione di alluminio. Voleva venire a Milano. So che è partito. Non so dov'è adesso".

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