Detenuto muore nel carcere di Secondigliano: condannato per faida nel vibonese, chiesto avvio inchiesta

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Vibo Valentia - E' morto nel carcere di Secondigliano, a 30 anni, Cosimo Caglioti, di Sant'Angelo di Gerocarne, nel vibonese, condannato per l'omicidio dell'agricoltore Michele Mario Fiorillo, avvenuto nel settembre 2011, che scatenò la faida fra il clan Patania di Stefanaconi ed il clan dei Piscopisani.

Caglioti, condannato a 30 anni di reclusione per l'omicidio Fiorillo in primo e secondo grado, ed in attesa del verdetto della Cassazione, era detenuto dal 2012 ed era stato trasferito dal carcere di Cosenza a Secondigliano.

I familiari del giovane, affidandosi agli avvocati Luca Cianferoni e Enzo Galeota, hanno chiesto che sul decesso venga fatta piena luce.

Sul giovane pendeva un'istanza di scarcerazione per motivi di salute avanzata dai difensori e tuttora pendente. Sul decesso è stata chiesta dai familiari l'apertura di un'inchiesta in modo che si possa procedere ad autopsia ed avere chiari i motivi della morte onde accertare eventuali responsabilità.

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