Droga, furti ed usura: 11 arresti a Cosenza - VIDEO

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Cosenza - Undici persone sono state arrestate dagli agenti della Squadra Mobile di Cosenza e dai militari della Guardia di Finanza, in due distinte operazioni, accusate, a vario titolo, di detenzione e cessione di cocaina, eroina, marijuana e hashish, incendio, usura e furti. Cinque degli indagati, su disposizione del giudice per le indagini preliminari, sono stati rinchiusi in carcere, mentre altri due sono finiti agli arresti domiciliari. Le indagini hanno consentito di disarticolare un gruppo di spacciatori operanti principalmente nel centro storico di Cosenza, in particolare nella zona di via Oberdan.

Gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a monitorare gli scambi della droga, ed eseguito sequestri di cocaina ed in qualche occasione anche eroina, marijuana ed hashish. Nell'altra operazione, condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, sono state arrestate 4 persone accusate a vario titolo di usura, spaccio di sostanze stupefacente e furti. Nello scorso mese di marzo, erano stati arrestati due spacciatori che avevano ingerito ovuli imbottiti di eroina e gli investigatori individuarono un esponente della criminalità cosentina che praticava condotte usuraie ai danni di una vittima, che versava in condizioni di difficoltà economica, alla quale venivano applicati interessi annuali pari al 120%. Le fiamme gialle calabresi hanno ricostruito stretti rapporti tra l'usuraio ed altri soggetti dediti principalmente allo spaccio di droga ed ai furti di accessori di autoveicoli, rivenduti nel mercato parallelo.

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Gli spacciatori per rifornirsi utilizzavano un singolare 'modus operandi' che consisteva nello stipulare preliminari accordi con i fornitori, situati nella zona di Casal di Principe (Caserta), e nell'incaricare del trasporto della stessa altre persone che ingerivano ovuli contenenti eroina e ricevevano un compenso solo se la consegna andava a buon fine. Ad insospettire i finanzieri è stato il comportamento di alcuni individui che si recavano frequentemente a Cosenza, simulando visite di cortesia nei confronti di amici o conoscenti, mentre nei fatti operavano come corrieri umani di droga. Proprio il monitoraggio di questi comportamenti ha portato a due uomini, provenienti dalla zona del casertano, che sottoposti ad esami presso il locale ospedale, risultavano aver ingerito un considerevole quantitativo di "eroina bianca", caratterizzata dall'elevata purezza, con cui si sarebbero potute realizzate oltre 700 dosi. I finanzieri hanno scoperto che, a differenza di quanto avviene nella maggior parte dei casi di cronaca, i corrieri non sono stati impiegati per il trasporto da paesi esteri ma bensì in attività di "spaccio interno", ovvero per movimentare eroina tra due località situate all'interno del territorio nazionale. I dettagli delle operazioni sono stati illustrati in una conferenza stampa negli uffici della Procura di Cosenza dal Procuratore Mario Spagnuolo, del Procuratore Aggiunto, Marisa Manzini, del Questore di Cosenza, del comandante provinciale della Guardia di Finanza e degli investigatori.

Gli arrestati 

Le sette persone arrestate dalla Polizia nel corso dell'operazione antidroga "Oberdan", sono Salvatore Muoio, 54 anni, Francesco Perri, 51 anni, Carmelo Giuseppe Perri, 35 anni, Daniele Perri, 29 anni, Pietro Le Piane, 50 anni, Alberto Prisco, 41 anni, ed Enrico Toscano, 21 anni. In particolare, lo spaccio aveva una delle sue "centrali" nell'abitazione dei Perri, che sono padre e due figli.

I quattro arrestati dalla guardia di finanza, nel corso dell'operazione antidroga "Ovuli itineranti", sono Gianluca Maestri, 39 anni, Jonathan Bianchino, 32 anni, Roberto Laratta, 47 anni, e Innocent Noel, gia' detenuto. Per una quinta persona, Andrea Librandi, 33 anni, e' stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

Procuratore Spagnuolo: "Cosenza galleggia sopra una mare di droga" 

"Cosenza galleggia su un mare di droga, la droga è dappertutto". Lo ha detto Mario , procuratore capo di Cosenza, nel corso della conferenza stampa che è' seguita a due operazioni antidroga, condotte dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza che hanno portato all'arresto di 11 persone. "La droga a Cosenza si vende dappertutto - ha detto Spagnuolo - la consumano anche i quindicenni e a Cosenza è tornata prepotentemente l'eroina". "Chi acquista la droga ma non riesce a pagarla poi diventa a sua volta spacciatore", ha detto invece il procuratore aggiunto Marisa Manzini. "Il fenomeno ci interessa molto, perché spesso chi assume sostanze stupefacenti - ha detto Manzini - spesso abbiamo visto che, alla guida di auto, ha causato incidenti e vittime".

Per il pm Giuseppe Cozzolino "è emersa una nuova modalità di trasporto dello stupefacente, visto che abbiamo scoperto un extracomunitario di cui sapevamo che avrebbe avuto della droga grazie ad alcune intercettazioni, ma non fu trovata droga in suo possesso. Ma poi la Guardia di Finanza scoprì che in passato l'uomo aveva occultato, per via anale, della droga - ha detto ancora Cozzolino - e così, dopo delle radiografie, scoprimmo che aveva nel suo corpo circa 100 grammi di eroina, divisi in due ovuli". "La giornata di oggi segna per noi un'ulteriore conferma della drammaticità del fenomeno" ha detto il questore Giancarlo Conticchio. "Noi siamo qui per dare un contributo alle mamme che hanno figli in questa situazione - ha detto Conticchio - situazione che conduce alla morte, e i nostri uomini sono a disposizione della gente". Il colonnello Marco Grazioli, comandante provinciale della Guardia di Finanza, ha sottolineato la sinergia in atto fra la procura e le altre forze di polizia.

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